23 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Non basterà più il rinvio a giudizio

ENEL: ammorbidita la clausola di onorabilità

Assemblea degli azionisti della compagnia energetica: approvato il bilancio 2014, deliberato un dividendo pari a 0,14 euro per azione, nominato Alfredo Antoniozzi nel consiglio di amministrazione, approvato il piano di incentivazione di lungo termine per il 2015 destinato al management e modificata la norma dello statuto che regola la decadenza e l'eleggibilità dei membri del cda

ROMA – Assemblea degli azionisti Enel: approvato il bilancio 2014, deliberato un dividendo pari a 0,14 euro per azione, nominato Alfredo Antoniozzi nel consiglio di amministrazione, approvato il piano di incentivazione di lungo termine per il 2015 destinato al management e modificata la clausola di onorabilità.

LA NUOVA CLAUSOLA DI ONORABILITÀ - Durante la parte straordinaria dell'assemblea è stata approvata la mozione per «ammorbidire» la clausola di onorabilità, che ENEL aveva adottato l'anno scorso, unica fra le società pubbliche quotata in Borsa ad averlo fatto. Da oggi perché un membro del cda decada o sia ineleggibile non basterà più che abbia ricevuto un rinvio a giudizio ma si dovrà attendere una condanna, anche non definitiva. Per la presidentessa Patrizia Grieco questa modifica statutaria era necessaria per assicurare la stabilità della gestione aziendale. «Le motivazioni che sono alla base di tale proposta - ha detto ieri prima del voto - sono quelle di rendere compatibile la clausola in questione con le esigenze di stabilità della gestione aziendale, di ridefinirne la portata tenendo conto che il decreto che dispone il giudizio è un provvedimento di carattere del tutto preliminare, adottato di norma in assenza di un'attività istruttoria e di un contraddittorio tra le parti, nonché dell'opportunità di allineare la clausola stessa con altre previsioni normative che, seppur non applicabili all'Enel, dispongono anch'esse l'ineleggibilità o la decadenza solo in caso di emissione di una sentenza di condanna, anche se non passata in giudicato». Comunque ha sottolineato Grieco i membri del cda di ENEL «continueranno ad essere assoggettati ad una disciplina dei requisiti di onorabilità più rigorosa rispetto a quella applicabile alla generalità delle società con azioni quotate».

APPROVATO IL BILANCIO - Per quanto riguarda la parte ordinaria dell'assemblea nell'approvazione del bilancio consolidato 2014 (utile netto di gruppo di 517 milioni di euro) è stato deliberato un dividendo pari a 0,14 euro per azione (messo in pagamento dal prossimo 24 giugno), di cui 0,05 euro a titolo di distribuzione dell’utile dell’esercizio 2014 e 0,09 euro a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata «utili portati a nuovo». L'anno scorso il dividendo era di 13 centesimi. Gli azionisti hanno poi nominato come nuovo membro del cda Alfredo Antoniozzi, candidato dall’azionista ministero dell’Economia in sostituzione di Salvatore Mancuso (dimessosi dall’incarico nel mese di novembre 2014). L’assemblea ha altresì approvato il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2015 destinato al management di ENEL e delle società da questa controllate.

STARACE, NON GUARDIAMO A TLC - L'amministratore delegato, Francesco Starace, nel corso dell'assemblea è voluto intervenire in merito ai rumors che vorrebbero ENEL interessata al business delle telecomunicazioni, ribadendo che la società non è interessata a farlo. «Grazie all'incredibile esperienza accumulata nel periodo di Wind - ha detto - Enel ha imparato tante cose per quanto riguarda il business delle tlc. Abbiamo imparato che è un business molto particolare che richiede una specializzazione importante. E non crediamo sia utile per un azienda elettrica mettersi a fare telecomunicazione» ha detto.