19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Anci annuncia il posticipo

Fassino: slittamento al 30 luglio per i bilanci previsionali 2015

Per Anci «L'accoglimento da parte del governo della richiesta Anci di fissare al 30 luglio il termine per i bilanci preventivi 2015 è un atto positivo, che facilita il negoziato in corso e consente ai Comuni di redigere i bilanci in un quadro di maggiori certezze, anche tenendo conto delle misure finanziarie e ordinamentali che saranno contenute nel decreto Enti locali in via di definizione».

ROMA (askanews) - «L'accoglimento da parte del governo della richiesta Anci di fissare al 30 luglio il termine per i bilanci preventivi 2015 è un atto positivo, che facilita il negoziato in corso e consente ai Comuni di redigere i bilanci in un quadro di maggiori certezze, anche tenendo conto delle misure finanziarie e ordinamentali che saranno contenute nel decreto Enti locali in via di definizione». E' quanto ha dichiarato il presidente dell'Anci, Piero Fassino, al termine della riunione della Conferenza Stato-Citta' che ha registrato l'intesa sullo slittamento dal 31 maggio al 30 luglio per la presentazione dei bilanci previsionali 2015.

Comuni non ancora nelle condizioni di operare in quadro normativo certo
Fassino ha puntualizzato che «il nuovo termine si è reso necessario poiché i Comuni non sono ad oggi nelle condizioni di operare all'interno di un quadro normativo e finanziario certo, stante il negoziato in corso con il Governo, che riguarda temi altrettanto importanti per la redazione dei bilanci: dal ripristino del fondo perequativo Imu-Tasi, alla rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti e ministero dell'Economia. Non ultimo, la nostra richiesta - ha sottolineato Fassino - è stata dettata dal fatto che piu' di mille Comuni, andando al voto, non sarebbero stati in grado di rispettare il termine del 31 maggio».

Solidarietà da parte di Anci
Nel corso della riunione al Viminale e' stata poi raggiunta l'intesa anche sulla rimodulazione dei tagli della legge di stabilita' a carico delle Citta' metropolitane. «ANCI - ha concluso il Presidente - ha dato una significativa dimostrazione di solidarieta' tra Città che, al fine di alleggerire il carico per Roma, Napoli e Firenze, ha portato Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Bari e Reggio Calabria ad accettare un maggiore contributo alla manovra». Nel dettaglio il nuovo riparto portera' minori tagli pari a 10,8 milioni per Napoli, 9,1 per Roma e 4,1 per Firenze.