19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Chiude il 2014 in perdita di 37 milioni (utili per 62 milioni nel 2013)

A2A presenta il piano quinquennale

La società energetica ha proposto un aumento del dividendo a 0,0363 euro (+10%), il raddoppio della cedola nel 2019, e ha previsto investimenti per 2,1 miliardi di euro (+40% rispetto al precedente piano), di cui 1,4 destinati allo sviluppo del settore del trattamento rifiuti. Ipotizzata la riduzione del 40% della capacità termoelettrica

MILANO – I piano strategico 2015-2019 di A2A, presentato ieri, è piaciuto a Piazza Affari che ha premiato le azioni del gruppo facendole balzare in aperture del 3 per cento, a 1,078 euro. La società energetica ha proposto un aumento del dividendo a 0,0363 euro (+10%), il raddoppio della cedola nel 2019, e ha previsto investimenti per 2,1 miliardi di euro (+40% rispetto al precedente piano).

DIVIDENDO DOPPIO PER IL 2019 - A2A ha terminato il 2014 chiudendo in perdita per 37 milioni, mentre nel 2013 aveva fatto utili per 62 milioni. Nella propria nota di commento al bilancio, la società ha annunciato: «In considerazione della crescita dei risultati operativi e della straordinarietà degli eventi che hanno determinato la contrazione del risultato netto del 2014, il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,0363 euro per azione ordinaria (0,033 euro nel 2013), che sarà messo in pagamento il 24 giugno». La compagnia energetica poi ha promesso che la cedola del 2019 varrà il doppio di quella attuale, grazie alla generazione di cassa. Il dividendo rimarrà invariato fino al 2016, per poi avere una «significativa crescita prevista per gli anni successivi di piano», ha scritto A2A, ipotizzando di chiudere il 2019 con un utile netto pari a 400 milioni, contro i 200 attuali. Il piano quinquennale ha stimato inoltre una «significativa» crescita dell'ebitda che si attesterà a 1,35 miliardi nel 2019 (+32%) e un ulteriore riduzione del debito: l'indebitamento finanziario netto sarà pari a circa 2,5 miliardi a fine periodo, in riduzione di oltre 800 milioni rispetto al 2014. Previsto in miglioramento il rapporto debito/ebitda da 3,3 a 1,9.

PUNTARE SU GREEN ECONOMY E SMART CITY - A2A ha spiegato che nei prossimi 5 anni punterà a cogliere le opportunità crescenti offerte nei campi delle smart city e della green economy, grazie a investimenti graduali e scalabili. L'azienda si vede nel 2020 come una «multiutility più moderna, leader nell'ambiente, nelle reti intelligenti e nei nuovi modelli dell'energia, più equilibrata e profittevole, in grado di cogliere le opportunità che si apriranno nella green economy e nelle smart city». L'azienda ha spiegato che ci sarà «l'avvio delle attività necessarie ad affrontare con successo il cambio di paradigma del sistema elettrico, ponendo le basi per la realizzazione di nuove soluzioni industriali, sviluppate a partire da progetti già operativamente in corso (come il progetto LED nei Comuni di Milano e Brescia e linea di business efficienza energetica), fino ad arrivare a servizi maggiormente innovativi sempre nella conservazione dell'energia, energy community e smart grids».

-40% CAPACITA' TERMOELETTRICA - In particolare, le principali linee di sviluppo del piano sono riconducibili a tre macro aree di intervento: ristrutturazione e riduzione dell'esposizione nel comparto termoelettrico, con un taglio nel quinquennio del 40 per cento della capacità termoelettrica; rilancio degli investimenti nelle aree chiave dell'ambiente, delle reti e del mercato libero dell'energia; ridisegno della mission di A2A per cogliere le opportunità del futuro. Sul fronte della ristruttuazione della propria generazione termoelettrica a seguito del calo dei consumi dell'energia elettrica, A2A prevede: la contrazione del 40 per cento, in cinque anni, della propria capacità, una forte riduzione dei costi operativi (21 milioni annui), la riconversione degli impianti obsoleti e circa 35 milioni di investimenti destinati alla flessibilizzazione dei Cicli Combinati esistenti, per poter svolgere, spiega A2A, un ruolo da protagonista nel nuovo mercato elettrico. Le attività di ristrutturazione della generazione tradizionale è atteso contribuiscano alla creazione di circa 148 milioni di margine operativo lordo incrementale.

2/3 INVESTIMENTI SUL TRATTAMENTO RIFIUTI - Un segnale per comprendere la direzione in cui il gruppo vuole muoversi era arrivata nelle settimane scorse, quando A2A ha presentato il piano di riconversione della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela (Me) della controllata Edipower. L'azienda aveva spiegato che l'impianto a combustione di olio, non più profittevole, dovrebbe trasformarsi in un inceneritore di rifiuti, alimentato da combustibile solido secondario (Css) e trasformarsi quindi in «un polo tecnologico delle energie rinnovabili». Infatti A2A ha spiegato che destinerà 1,4 miliardi cumulati in arco piano, su un totale di 2,1 miliardi al segmento di trattamento della frazione residua a valle della raccolta differenziata - circa 1 milione di tonnellate - sia attraverso crescita organica sia attraverso mirate operazioni di acquisizione, e un rinnovato impegno nelle attività di ingegneria ed engineering, procurement and construction (epc), in Italia e all'estero. Anche la raccolta di rifiuti registrerà una crescita degli abitanti serviti al 2019 del 20% rispetto al 2014

RISPARMI PER 130 MILIONI - Sul fronte dell'efficienza operativa, oltre a risparmi di costi operativi previsti nell'arco di piano per circa 130 milioni, è stato avviato «un ambizioso progetto (non ancora valorizzato nei numeri di piano) di revisione dei processi Corporate e Business del gruppo in un'ottica di miglioramento continuo». Il segmento retail del business energia sarà caratterizzato da un'importante fase di espansione, con significativi investimenti destinati a rafforzare i canali di vendita per triplicare i clienti serviti sia nel mercato del gas sia dell'energia elettrica nel periodo 2015-2019.

CAMERANO, TORNEREMO A CRESCERE - L'amministratore delegato, Luca Valerio Camerano ha spiegato che il piano 2015-2019, «vuole riposizionare gradualmente A2A in un quadrante strategico dove tornerà a crescere e con maggior profittabilità, il tutto contando sulle risorse proprie e mantenendo grande equilibrio economico-finanziario. Questo richiede coraggio e determinazione nell'affrontare le criticità del settore termoelettrico e allo stesso momento accelerare la crescita nei business in cui deteniamo una leadership, ambiente, reti e servizi energetici - ha proseguito - Il futuro sarà anche di coloro che sapranno sfruttare al meglio l'evoluzione delle tecnologie applicabili alla Smart City e alla Green Economy, e qui investiremo le risorse e le attenzioni indispensabili per arricchire il nostro know how e cogliere al momento giusto le vere opportunità».