10 dicembre 2024
Aggiornato 13:30
Le somme saranno mobilitate nell'arco di 4 anni

ENI investirà 5 miliardi di dollari in Egitto

Il Cane a sei zampe ha siglato un accordo quadro con le autorità egiziane per estrarre 200 milioni di barili di petrolio e circa 37 miliardi di metri cubi di gas. Il colosso energetico italiano inoltre ha intenzione di puntare al mercato locale, come fornitore di servizi energetici, vista la crescente domanda nel Paese

IL CAIRO - ENI investirà 5 miliardi di dollari nei prossimi 4 anni in Egitto. L'accordo quadro per sviluppare le risorse petrolifere del Paese e, allo stesso tempo, salvaguardare il ritorno degli investimenti del Cane a sei zampe è stato siglato a Sharm el-Sheik in occasione dell’Egyptian Economic Development Conference, dal ministro egiziano del Petrolio e delle Risorse Minerarie, Sherif Ismail e dall'amministratore delegato della compagnia italiana, Claudio Descalzi.

I PUNTI DELL'ACCORDO - Le somme mobilitate dall'Eni saranno utilizzate per estrarre 200 milioni di barili di petrolio e circa 37 miliardi di metri cubi di gas. Eni inoltre ha intenzione di puntare al mercato locale egiziano, come fornitore di servizi energetici, vista la crescente domanda nel Paese. Nell’accordo quadro è previsto che le parti possano ridiscutere in futuro un nuovo prezzo gas ove necessario. L'Egitto dal canto suo si è detto disponibile a estensioni temporali di alcune concessioni per garantire adeguati livelli di redditività ad alcune iniziative di Eni nel Paese distribuite nelle aree del Golfo di Suez, nel deserto occidentale e nell’offshore del Mediterraneo. La realizzazione di queste iniziative da parte di Eni è soggetta alle opportune valutazioni di fattibilità tecnica ed economica da parte di entrambe le parti.

IN EGITTO DAL 1954 - Il colosso energetico italiano è presente dal 1954, dove ha operato attraverso la controllata Ieoc, ed è il primo operatore internazionale di idrocarburi, con una produzione di circa 206mila barili di olio equivalente al giorno, circa il 28 per cento della produzione annuale di  petrolio e il 27 per cento della produzione annuale di gas nel Paese. Recentemente il Cane a sei zampe ha lanciato la produzione a Deka nell’agosto del 2014 e ha scoperto greggio e gas nel prospetto esplorativo Melehia West Deep, nel deserto occidentale egiziano, a 300 chilometri a ovest di Alessandria d’Egitto. Dal 2008 grazie a una partecipazione con la spagnola Union Fenosa (quota del 50%) Eni è entrata nel business della rigassificazione, nel terminale di liquefazione del gas naturale (Gnl) di Damietta in funzione dal 2005, il primo di questo genere in Egitto. Inoltre, sempre quell'anno 2008 è stata avviata una collaborazione tecnologica nel settore termoelettrico con le due compagnie egiziane Egas e Eehc per l’applicazione di tecnologie in grado di aumentare il tasso di efficienza delle centrali elettriche con un obiettivo di risparmio energetico (in termini di gas naturale non consumato) superiore al 20 per cento.