Ansaldo Energia: lavoreremo in Algeria per 170mln
L'Ansaldo Energia si è aggiudicata una commessa da 170mln di euro in Algeria, per la costruzione di una centrale a ciclo aperto. Si conferma così come uno dei più importanti produttori di macchinari di tecnologia proprietaria nel paese.
GENOVA - Ansaldo Energia si è aggiudicata una commessa per un valore complessivo di circa 170 milioni di euro per la costruzione di una centrale a ciclo aperto in Algeria. La Sociéte Algérienne de Production de l'Electricité, società appartenente al gruppo Sonelgaz, ha attribuito all'azienda genovese il contratto a seguito di una gara pubblica internazionale alla quale hanno partecipato i più importanti operatori del settore.
UNA COMMESSA DA 170 MLN DI EURO - «Ansaldo Energia - si legge in una nota dell'azienda - fornirà la centrale a ciclo aperto di 'Ain Djasser III', composta da due turbine a gas di potenza di circa 170 MW ciascuna e dei relativi generatori, situata nella provincia di Batna, nell'Algeria centrale, a circa 350 km a sud della capitale Algeri. Ansaldo Energia - conclude la nota - ha superato i 4400 MW di potenza complessiva installata nel Paese e si conferma come uno dei più importanti produttori di macchinari di tecnologia proprietaria in Algeria».
L 'ANSALDO, COME LA FENICE, E' RISORTA DALLE CENERI - Sembrano lontani i tempi in cui l'Ansaldo Energia navigava in cattive acque. Il colosso industriale ha dovuto superare tempi molto duri, la strettoia prima della crisi degli anni novanta e poi la lunga fase in cui ha dovuto muoversi avendo perennemente affisso sulla porta il cartello vendesi, visto che Finmeccania voleva cederla per fare cassa. «Ansaldo Energia deve diventare il modello al quale ispirarsi per risolvere altre criticità industriali» . E’ la tesi che con vigore hanno sostenuto l’ex vice ministro dell’economia Stefano Fassina e il parlamentare del PD Lorenzo Basso, membro della commissione attività produttive della Camera. Entrambi, all’epoca del governo guidato da Enrico Letta, sono stati tra i principali protagonisti del dossier che prima ha portato la maggioranza azionaria di Ansaldo Energia quasi interamente in mano a Cassa Depositi e Prestiti, e più recentemente ha consentito l’alleanza industriale dell’azienda con il colosso cinese Shanghai Electric . «Il modello Ansaldo Energia è replicabile – è stata la conclusione di Fassina – e abbiamo il dovere come classe politica di impedire che una simile felice esperienza vada dispersa. Non agganceremo mai una crescita vera e solida se non sapremo conservare in questo paese una quota importante di manifatturiero».