29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
I dati dell'ISTAT

Retribuzioni giugno: +0,1% su mese, +1,2% su anno

Con riferimento ai principali macrosettori, a giugno le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

ROMA - A giugno l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,2% nei confronti di giugno 2013. Complessivamente, nei primi sei mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013. E' quanto rileva l'Istat.

Alla fine di giugno, prosegue l'Istat, i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 38,6% degli occupati dipendenti e corrispondono al 37,9% del monte retributivo osservato.

Con riferimento ai principali macrosettori, a giugno le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori che a giugno presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%) ed estrazione minerali (2,9%). Si registrano variazioni nulle nel settore edile e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di giugno è stato recepito un solo accordo e nessuno è scaduto. Alla fine di giugno la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,4% nel totale dell'economia e del 50,1% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 30,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 16,5 mesi per quelli del settore privato.