28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Paesaggi Vitivinicoli

Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell’Umanità

A Doha il Comitato Unesco ha inserito i Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato tra i Siti Culturali Patrimonio dell’Umanità. La candidatura dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato è un progetto partito nel 2003.

ALESSANDRIA - L’Associazione per il Patrimonio Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato annuncia la nomina dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato a Sito UNESCO- Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In occasione della 38a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, in corso oggi domenica 22 giugno a Doha in Qatar, i paesaggi delle Langhe-Roero e Monferrato sono stati inseriti tra i siti culturali Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La candidatura dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato è un progetto partito nel 2003, da una prima proposta del territorio d Canelli che voleva valorizzare le Cattedrali sotterranee del Vino e che nel suo percorso ha raccolto l’adesione dei territori di Langhe-Roero, estendendosi al Monferrato.

Coinvolti oltre 100 territori comunali
La candidatura è stata promossa e portata avanti dalla Regione Piemonte, dalle Province di Alessandria, Asti e Cuneo e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e il Paesaggio, con la supervisione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e il supporto tecnico di SiTI (Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione).
Nel loro insieme le zone selezionate rappresentano la qualità eccezionale del paesaggio vitivinicolo piemontese e della sua profonda e viva cultura del vino. E’ stata definita un’ampia area tampone di circa 76.000 ettari (detta buffer zone) che racchiude le sei componenti e coinvolge oltre 100 territori comunali.

Un grande coinvolgimento di territorio del vino che si estende in oltre 10.780 ettari di territorio, con 6 componenti principali. I siti Patrimonio dell’Umanità sono:
- La Langa del Barolo
- Le colline del Barbaresco
- Il Castello di Grinzane Cavour
- Canelli e l’Asti Spumante
- Nizza Monferrato e il Barbera
- Il Monferrato degli Infernot

La notizia tanto attesa ha visto i presidenti delle tre ATL coinvolte del tutto solidali e coesi nelle valutazioni di merito. Dicono infatti Luigi Barbero, presidente Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, Maria Teresa Armosino, presidente dell’ATL di Asti e Sergio Guglielmero, presidente della Agenzia turistica di Alessandria.

Fruizione sempre più sostenibile
«Abbiamo lavorato insieme così a lungo e intensamente - su visioni e progetti comuni - per raggiungere questo obiettivo, che oggi le nostre tre Agenzie territoriali non possono che condividere con lo stesso sentimento di soddisfazione e gioia questa designazione. Che non è un punto di arrivo, ma di partenza. Con la stessa metodologia di lavoro di squadra usato sino a qui, da qui ora partiamo, con progetti operativi e altrettanto condivisi, per fare si che la titolarità di Territori Patrimonio Unesco divenga un concreto elemento di intercettazione di nuovi mercati e flussi turistici e, cogliendo ogni opportunità utile in questo senso, prima tra tutte Expo 2015. Ma, ancor prima di questo, per trasmettere, con orgoglio e amore per i nostri luoghi (dove l’opera dell’uomo e la grande cultura del lavorare la terra e della conservazione del paesaggio hanno creato eccellenza), una visione e una proposta di fruizione sempre più sostenibile e in linea con le tendenze delle nuove generazioni di turista. Un territorio non si consuma, lo si vive: nel contatto con le sue genti, nel respiro del suo paesaggio, nel godere dei suoi sapori, nel respirare la sua storia. Noi siamo pronti.»

Valore universale
«Siamo felici di questo riconoscimento a livello mondiale. - spiegano Gianfranco Comaschi, Presidente, Annalisa Conti, Vice Presidente e Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato - Un sito viene iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale quando l’UNESCO riconosce la presenza di un 'Eccezionale Valore Universale' (Outstanding Universal Value, OUV). Il suo valore universale è rappresentato dalla radicata cultura del vino e dallo straordinario paesaggio, modellato dal lavoro dell’uomo, in funzione della coltivazione della vite e della produzione del vino. La continua ricerca di miglioramento del ciclo produttivo ha portato, e ancora oggi porta, alla produzione di vini di eccellenza e qualità internazionale - quali il Barolo, il Barbaresco, l’Asti Spumante e il Barbera d’Asti, grazie a un ricco patrimonio di saperi e tecniche, basati sulla profonda conoscenza dei vitigni qui coltivati da secoli (Nebbiolo, Moscato Bianco, Barbera) e della loro capacità di adattamento alle condizioni ambientali.»

Per informazioni: http://www.paesaggivitivinicoli.it