Unione bancaria, accordo lontano
I ministri delle Finanze europei sono ancora lontani da un accordo di compromesso con il Parlamento europeo sull'unione bancaria, nonostante l'espressa volontà di concludere la questione prima delle elezioni europee di maggio
BRUXELLES - I ministri delle Finanze europei sono ancora lontani da un accordo di compromesso con il Parlamento europeo sull'unione bancaria, nonostante l'espressa volontà di concludere la questione prima delle elezioni europee di maggio.
«Il tempo stringe e un fallimento non è possibile», ha avvertito il ministro delle finanze greco, Yannis Stournaras, che presiede la riunione di Bruxelles.
FALLIMENTI BANCARI - I ministri dei 28 paesi membri sono arrivati con difficoltà a una posizione comune sul meccanismo cosiddetto di «risoluzione», cui spetterà organizzare il fallimento controllato di banche in difficoltà nell'eurozona. Si tratta del secondo pilastro dell'unione bancaria, dopo la supervisione unica delle banche della zona euro, per evitare per quanto possibile di far pagare i contribuenti per i fallimenti bancari.
La posizione del Parlamento europeo è molto distante da quella dei ministri su diversi aspetti del testo. Tra i punti in discussione figura il futuro fondo di risoluzione che sarà utilizzato in caso di fallimento bancario e i tempi per la sua costituzione.