29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
La mappa del lavoro

Fabbrica addio, 2 cuochi per ogni operaio

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell'anno scolastico 2013/2014

ROMA - In Italia ci saranno più di due cuochi per ogni operaio con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani ed ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico rispetto al boom delle scuole di enogastronomia, turismo ed anche agraria. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell'anno scolastico 2013/2014.

ALCUNI DATI - Quest'anno - sottolinea la Coldiretti - si sono iscritti alle prime classi degli istituti professionali per le produzioni industriali, la manutenzione e l'assistenza tecnica appena 21.521 giovani, pari a meno della metà di quelli che hanno optato per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera, che sono stati 46.636, mentre sono salite a 13.378 quelle agli Istituti professionali e tecnici di agraria. Quasi uno studente neoiscritto alle scuole superiori su 10 ha scelto gli Istituti professionali dedicati all'enogastronomia e all'attività alberghiera per i quali negli ultimi anni - continua la Coldiretti - si è registrata una escalation senza freni tanto che oggi rappresentano oltre il 9 per cento dei totale dei 515.807 giovani iscritti al primo anno delle scuole secondarie. Complessivamente - precisa la Coldiretti - oltre la metà dei giovani iscritti al primo anno (49 per cento) ha scelto il liceo, il 31,4 per cento gli istituti tecnici ed il restante 19,6 per cento gli istituti professionali.

RICERCA DATAGIOVANI - La tendenza a privilegiare l'alimentazione con sbocco lavorativo è confermata anche dai livelli superiori di istruzione, secondo un'analisi della Coldiretti sulla base di una ricerca Datagiovani relativa agli effetti della recessione sugli Atenei italiani nel periodo dal 2008 ad oggi. Le iscrizioni alle Facoltà di scienze agrarie, forestali ed alimentari hanno fatto registrare la crescita più alta nel periodo considerato con un aumento del 45 per cento mentre l'ultimo gradino è occupato da ingegneria industriale (19 per cento). Numeri che testimoniano una vera rivoluzione culturale, confermata anche dai risultati di un sondaggio Coldiretti/Ixe' secondo il quale il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21 per cento) o fare l'impiegato in banca (13 per cento). Ed anche che il 50 per cento degli italiani ritengono che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro mentre solo l'11 per cento ritiene che l'operaio possa avere sbocchi occupazionali. D'altra parte il 79 per cento degli Italiani sostiene che in futuro in Italia ci sarà un numero minore di fabbriche secondo l'indagine. Per questo - continua la Coldiretti - l'88 per cento degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all'Università sulla valorizzazione del Made in Italy.
I giovani - conclude la Coldiretti - hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per l'Italia che per crescere deve tornare a fare l'Italia e puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l'arte, il cibo e la cucina.