28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Libia

Petrolio libico, riprende la produzione

Il ministro Abdelbari al Arussi ha annunciato oggi la ripresa della produzione in diversi terminal petroliferi dell'ovest del Paese che erano stati chiusi a seguito di movimenti di protesta provocando un crollo delle esportazioni del 70%

TRIPOLI - Il ministro del Petrolio libico, Abdelbari al Arussi, ha annunciato oggi la ripresa della produzione in diversi terminal petroliferi dell'ovest del Paese che erano stati chiusi a seguito di movimenti di protesta provocando un crollo delle esportazioni del 70%. «L'approvvigionamento di petrolio è migliorato nell'ovest del Paese e siamo riusciti a riprendere la produzione in tutti i terminal dopo delle trattative con i rappresentanti» della contestazione, ha spiegato Arussi in una conferenza stampa congiunta con il Primo ministro Ali Zeidan, precisando che la produzione aveva raggiunto i 700.000 barili al giorno e che presto potrebbe assestarsi sugli 800.000. «Stiamo tentando di trovare una soluzione nella regione del centro dove i terminali petroliferi di Zueitina (100.000 b/g), Sedra e Ras Lanouf (600.000 b/g) sono ancora chiusi», ha aggounto.

Il governo aveva annunciato il 31 luglio il crollo delle esportazioni di petrolio a giugno del 70% contro una media di 1,42 milioni degli ultimi mesi. In quella occasione Zeiman aveva spiegato che i manifestanti, per lo più poliziotti e guardie di frontiera, reclamavano gli arretrati dello stipendio e il mantenimento al suo posto del dimissionario capo delle Guardie dei siti petroliferi.

L'economia libica è estremamente dipendente dalla produzione di idrocarburi che rappresentano più dell'80% del Pil e fino al 97% delle esportazioni del Paese. Le esportazioni del petrolio hanno fruttato alla Libia nel 2012 circa 50 miliardi di dollari.