Botulino nel latte neozelandese, l'azienda Fonterra si scusa con i consumatori cinesi
Le autorità di Pechino, il maggiore importatore di prodotti lattiero-caseari della Nuova Zelanda, hanno rafforzato i controlli. Il primo ministro neozelandese John Key ha accusato oggi Fonterra di non avere agito tempestivamente per evitare la contaminazione
PECHINO - L'azienda agro-alimentare neozelandese Fonterra ha presentato oggi le sue «profonde scuse» alla Cina, negando qualsiasi tentativo di dissimulare le proprie responsabilità dopo la scoperta di un batterio che può provocare il botulismo in alcuni dei suoi prodotti lattiero-caseari.
«Presentiamo le nostre scuse più profonde a coloro che sono stati coinvolti», ha detto a Pechino il responsabile del gruppo, Theo Spierings, affermando che Fonterra ha lanciato l'allarme al momento della conferma della contaminazione.
Fonterra ha rivelato questo fine settimana che tre lotti di siero di latte, utilizzato per il latte per neonati e bevande sportive, contenevano nel maggio 2012 il Clostridium botulinum, batterio che può causare il botulismo, una malattia paralizzante che può portare anche alla morte. Le autorità di Pechino, il maggiore importatore di prodotti lattiero-caseari della Nuova Zelanda, hanno rafforzato i controlli.
Il primo ministro neozelandese John Key ha accusato oggi Fonterra di non avere agito tempestivamente per evitare la contaminazione.