Morgan Stanley, tagliati i compensi ai CEO
Per il 2012 Gorman porterà a casa circa 6 milioni di dollari tra salario, contanti e azioni, compresi 2,6 milioni di dollari di opzioni, il 30% in meno rispetto ai 10,5 milioni di dollari dell'anno scorso e i 14 milioni del 2010
NEW YORK - Per il secondo anno di fila l'amministratore delegato di Morgan Stanley, James Gorman, si vedrà tagliare i compensi, sorte già toccata al numero uno di Jp Morgan Chase, Jamie Dimon, che riceverà «solo» 11,5 milioni di dollari tra compensi e bonus, la metà rispetto al 2011. Per il 2012 Gorman porterà a casa circa 6 milioni di dollari tra salario, contanti e azioni, compresi 2,6 milioni di dollari di opzioni, il 30% in meno rispetto ai 10,5 milioni di dollari dell'anno scorso e i 14 milioni del 2010.
Secondo il Wall Street Journal, la decisione è segnale del malcontento degli investitori per la performance finanziaria dell'istituto. Anche se il quarto trimestre si è concluso in attivo, per l'intero 2012 Morgan Stanley ha riportato perdite per 19 milioni di dollari, con un calo del fatturato del 19% a 26,11 miliardi di dollari.
Questo acuisce il contrasto con la maggiore rivale, Goldman Sachs, che nel 2012 ha registrato un balzo dell'utile del 68% a 7,48 miliardi di dollari e dovrebbe accordare compensi per almeno 21 milioni di dollari all'amministratore delegato Lloyd Blankfein, che per la prima volta dopo la crisi tornerà a essere il Ceo più pagato di Wall Street.
Va detto che i compensi di Gorman potrebbero finire per essere più alti: sono previsti incentivi tra i 2 e i 4 milioni collegati al raggiungimento di alcuni obiettivi. Nel 2011 ha incassato quasi 2 milioni in azioni per avere centrato target sull'andamento del titolo e il ritorno sul capitale.
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