24 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Politiche europee

Italia tra i 14 paesi invitati a esame approfondito squilibri UE

«Molto è già stato fatto e le riforme stanno dando i loro frutti. Tuttavia, il processo di riequilibrio è lungi dall'essere completo e definirà il panorama economico per molti anni a venire», ha affermato Olli Rehn, vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari, citato nel comunicato

ROMA - Con la pubblicazione della relazione sul meccanismo di allerta, la Commissione europea avvia oggi il secondo ciclo annuale della procedura per gli squilibri macroeconomici del 2013. La relazione, secondo quanto riporta un comunicato dell'Ue, invita a un esame approfondito degli sviluppi relativi all'accumulo e alla correzione degli squilibri macroeconomici in 14 Stati membri: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Slovenia, Finlandia, Svezia e Regno Unito.

«Molto è già stato fatto e le riforme stanno dando i loro frutti. Tuttavia, il processo di riequilibrio è lungi dall'essere completo e definirà il panorama economico per molti anni a venire», ha affermato Olli Rehn, vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari, citato nel comunicato. «L'Ue sta attraversando un difficile processo di correzione degli squilibri macroeconomici che si sono accumulati nel decennio precedente alla crisi. Attraverso la procedura per gli squilibri la Commissione fornisce un orientamento agli Stati membri al fine di garantire l'adozione di politiche adeguate per affrontare gli squilibri e creare i presupposti per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro.»

L'analisi della relazione si basa su un quadro di valutazione composto di undici indicatori macroeconomici incentrati sull'andamento della competitività, l'indebitamento, i prezzi delle attività, l'aggiustamento e le correlazioni con il settore finanziario. La Commissione analizza la situazione macroeconomica basandosi su informazioni e indicatori supplementari e tenendo conto delle circostanze specifiche di ciascun paese. Nella relazione la Commissione individua gli Stati membri la cui situazione macroeconomica richiede un ulteriore controllo mediante un esame approfondito, il cui esito non è deciso in partenza.

Soltanto al termine degli esami approfonditi nella primavera dell'anno prossimo, si legge, la Commissione stabilirà se esistono squilibri o squilibri eccessivi e proporrà raccomandazioni politiche adeguate.