23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
In vigore dal primo gennaio 2013

Redditometro pronto entro fine mese

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Befera ha sottolineato che sul redditometro» c'è stato un grosso equivoco» perchè «non misura la ricchezza ma misura le spese». Dunque «si confrontano le spese, non la ricchezza, con il reddito dichiarato. E quindi tutte le voci di spesa in quanto tali e non come indici di ricchezza»

ROMA - Il nuovo redditometro sarà pronto entro la fine di ottobre. Lo ha assicurato il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, a margine di un convegno alla Luiss.
Sull'arrivo del redditometro entro fine mese, Befera ha risposto: «Penso di sì. Lo stiamo esaminando adesso e dobbiamo vedere le associazioni». Il direttore dell'Agenzia delle entrate ha poi confermato che nel nuovo redditometro «ci sono cento voci» e che lo strumento entrerà in vigore «dal primo gennaio del 2013».
Befera ha poi sottolineato che sul redditometro «c'è stato un grosso equivoco» perchè «non misura la ricchezza ma misura le spese». Dunque «si confrontano le spese, non la ricchezza, con il reddito dichiarato. E quindi tutte le voci di spesa in quanto tali e non come indici di ricchezza», ha ribadito. Inoltre, il nuovo strumento non avrà «coefficienti per cui la barca o il cavallo valgono più del camper», ha aggiunto, sottolineando che «non c'è nessun parametro particolare per pesare le spese». E «quando le spese sono compatibili con il reddito - ha concluso - non ci sono problemi».

Legislazione caotica disincentiva investimenti - «Abbiamo una legislazione instabile e caotica, un numero elevato ed eccessivo di accertamenti, su cui stiamo operando, un sistema sanzionatorio poco credibile e di difficilissima applicazione, un'opinione pubblica spesso contro l'operato dell'amministrazione. Questi sono tutti fattori che rischiamo di disincentivare gli investimenti delle imprese» nel nostro paese.
Secondo Befera, tutti questi fattori stanno spingendo gli investimenti «verso altri paesi con maggiore stabilità».

Check online per le partite Iva - Da oggi è possibile verificare, «in modo facile e immediato», lo stato di attività di una partita Iva e conoscere i dati identificativi del soggetto titolare direttamente nella sezione «servizi online» del sito internet dell'Agenzia - www.agenziaentrate.it. Lo comunica in una nota l'Agenzia delle Entrate.
Il nuovo servizio, a libero accesso per tutti i contribuenti, si va ad aggiungere a quelli già disponibili per il controllo delle partite Iva comunitarie Vies (Vat Information exchange system) e per la verifica del codice fiscale. Ciascun contribuente può verificare l'esistenza e la correttezza di tutte le partite Iva nazionali attraverso una semplice operazione. L'intento è quello di ridurre le frodi e facilitare le operazioni in ambito commerciale.
Sulla pagina «Verifica della Partita Iva», occorre inserire il numero identificativo della partita Iva che si intende verificare e premere il pulsante «Invia». Nel caso in cui questa sia correttamente registrata nell'Anagrafe Tributaria apparirà un messaggio di risposta che riporta: lo stato della partita Iva - attiva, sospesa o cessata,la denominazione o il cognome e nome del soggetto titolare, la data di inizio attività, le eventuali date di sospensione e cessazione.
Il nuovo servizio si va ad aggiungere a quello già attivo di controllo delle partite Iva comunitarie (Vies) - per riscontrare se la partita Iva appartiene a un soggetto autorizzato a effettuare operazioni intracomunitarie - e a quello che consente di verificare i codici fiscali.