27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Dopo i dati della Confesercenti

Imprese agricole strangolate dalle tariffe

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati rilevati dall'Ismea ad agosto 2012 rispetto allo scorso anno che confermano le preoccupazioni sollevate da Confesercenti per l'aumento delle tariffe a carico delle famiglie

ROMA - Con un rincaro del 26,2% nei costi per l'energia elettrica a carico delle imprese si è verificata una stangata da record che mette a rischio la competitività. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati rilevati dall'Ismea ad agosto 2012 rispetto allo scorso anno che confermano le preoccupazioni sollevate da Confesercenti per l'aumento delle tariffe a carico delle famiglie.

+4% PER LE IMPRESE AGRICOLE - «Una situazione destinata ad aggravarsi - sottolinea la Coldiretti - dopo il rincaro dell'1,1% per la bolletta del gas e dell'1,4% per la luce comunicato dall'Autorità per l'energia elettrica a partire dal primo di ottobre. L'ulteriore aumento delle bollette in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo perché - precisa la Coldiretti - riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare».
«Ad agosto - conclude la Coldiretti - i costi a carico delle imprese agricole sono aumentati del 6,8% per i carburanti ma rincarano pure i concimi, le cui quotazioni sono più alte del 7% e i mangimi mentre non fanno eccezione le sementi, per le quali si spende il 2,5% in più. Il risultato finale è stato un aumento dei costi del 3,9% per le imprese agricole ad agosto su base annua».