20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Le dichiarazioni del portavoce Jerry Rice

Crisi: Spagna, FMI preoccupato per le proteste

Pieno rispetto per le persone in questi Paesi. Limportante è che le riforme siano messe in atto per sostenere la crescita e la creazione di lavoro, ma vanno attuate. Riesce asta bond a 2 e 3 anni, rendimenti si attenuano

NEW YORK - La Spagna «non ha chiesto assistenza finanziaria» al Fondo monetario internazionale e i tecnici dell'istituto sono a Madrid per lavorare con le autorità e con i partner. Le discussioni, ha detto il portavoce del Fondo Jerry Rice, «riguardano l'assistenza tecnica che il Fmi fornisce e il settore bancario», non diverse forme di aiuto.
Durante la consueta conferenza stampa bisettimanale, Rice ha ribadito che l'attuale impegno dell'istituto di Washington è concentrato sull'assistenza bancaria. Il Fmi condurrà una nuova missione di monitoraggio «sempre sulle banche» dal 15 al 26 ottobre.

METTERE IN ATTO LE RIFORME - Inoltre, ha detto Rice, il Fmi «è ovviamente preoccupato» per le manifestazioni di protesta, talora violente, in Spagna, Portogallo e Grecia, «per i problemi difficili che questi Paesi devono affrontare» e per «una crisi di dimensioni ampie e che porta a misure economiche difficili e dolorose».
Il portavoce ha inoltre sottolineato che il Fmi «ha pieno rispetto per le persone in questi Paesi» e ha ribadito che «l'importante è che le riforme siano messe in atto» per sostenere la crescita e la creazione di lavoro, ma vanno attuate «in un modo equo e bilanciato, che tenga conto della dimensione sociale e protegga i gruppi più vulnerabili».

RENDIMENTI SI ATTENUANO - La Spagna è riuscita ed effettuare una nuova asta di titoli di Stato con esiti positivi e rassicuranti, nonostante le voci di mercati che nei giorni passati sono proseguite - tra smentite del governo - sull'ipotesi che il paese possa dover chiedere aiuti. Complessivamente Madrid ha raccolto 3,992 miliardi di euro, sui massimi della forchetta di 3-4 miliardi prevista, e a fronte di una domanda degli investitori rimasta solida con 8,3 miliardi complessivi.
Si trattava di due bond. Il primo a due anni di scadenza sul quale i rendimenti in assegnazione sono scesi al 3,282 per cento, dal 5,204 per cento dell'asta analoga precedente, che risaliva però a metà luglio mentre le tensioni dei mercati imperversavano. Sui bond a tre anni i rendimenti sono scesi al 3,956 per cento, dal 3,845 per cento di un'asta analoga tenuta il 20 settembre.
Il calo dei tassi sui titoli di Stato alle aste di emissione implica minori costi a carico del Tesoro spagnolo per rifinanziare il debito pubblico. Questo allontana la necessità di chiedere aiuti all'Ue, passo necessario a spianare la strada ad un eventuale intervento calmierante anche della Bce.