23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Intervista al settimanale «La Repubblica»

Balduzzi: La sanità non sarà mai privata

Il Ministro della Salute: «Abbiamo una delle migliori sanità del mondo in cui il privato sta dentro le regole del servizio sanitario pubblico. Cosa vorrebbe dire aprire al privato: far pagare di più? O finanziarie in altro modo il servizio sanitario nazionale chiedendo ai cittadini più ricchi di sottoscrivere un'assicurazione sanitaria? Il mio programma è un altro»

ROMA - Nessuna privatizzazione: «Fintanto che sarò io il ministro non ci sarà privatizzazione della sanità. Del resto nel governo nessuno ha messo in discussione questa linea». Lo afferma il ministro della Salute, Renato Balduzzi, in una intervista a Repubblica.

«Abbiamo una delle migliori sanità del mondo - precisa il ministro - in cui il privato sta dentro le regole del servizio sanitario pubblico. Cosa vorrebbe dire aprire al privato: far pagare di più? O finanziarie in altro modo il servizio sanitario nazionale chiedendo ai cittadini più ricchi di sottoscrivere un'assicurazione sanitaria? Il mio programma è un altro: che tutto sia nella massima trasparenza perché la si smetta di giocare alle spalle del servizio pubblico. Dopo di che, ci sono aperture al privato ma nel senso di partnership pubblico-privato nell'edilizia sanitaria, per esempio».

Non faremo un'altra spending review - Sui tagli alla sanità, Balduzzi tiene a sottolineare che non ci sarà una nuova revisione della spesa. «Non faremo un'altra spending review sulla sanità, ma dobbiamo pensare ad attuare quella che è stata fatta. La voragine poi è tale fino a un certo punto, non si può fare di tutti gli sprechi un fascio, questi vanno colpiti dove ci sono inefficienze, e ci sono anche nelle regioni virtuose come Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto, Marche e Umbria».

Raccordare assistenza base e reti territorio - «Tra le nuove regole in arrivo per la sanità c'è quella del servizio 24 ore al giorno dei medici di base che dovranno associarsi tra loro. Si tratta di una novità che si realizza, ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi al Tg1 - con forme di cooperazione tra medici. L'obiettivo è quello di creare un raccordo tra l'assistenza di base garantita dai medici di famiglia con le reti territoriali».