29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore

Vendemmia: qualità e prezzi garantiti

Tenutosi prima della pausa estiva il tavolo di concertazione con le associazioni di categoria. Il mercato si presenta stabile ma i prezzi non aumenteranno

VALDOBBIADENE - Si avvicina la vendemmia e pensare al futuro è d’obbligo. Con questa finalità il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha riunito le associazioni di categoria per discutere di andamento di mercato e prezzi. Dall’analisi compiuta dal Centro Studi di Distretto sui primi 7 mesi dell’anno 2012, emerge una sostanziale stabilità con un calo di produzione del 3% e una quantità di scorte limitata, appena sufficiente per affrontare gli ultimi mesi dell’anno. Il mercato nazionale presenta un leggero segno positivo nella GDO ma una flessione nel canale della ristorazione ed enoteche ( Horeca).

L’estero dà maggiori soddisfazioni, in particolare negli Stati Uniti, Svizzera, Inghilterra e persino in Cina, a cui corrisponde però una netta flessione della Germania, da sempre di primaria importanza. La situazione complessiva impone quindi una riflessione e non consente un aumento dei prezzi allo scaffale sebbene comprimere i costi non sia semplice. «Il mercato continua a premiare la nostra denominazione storica, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che anche in un momento di grande difficoltà economica si presenta stabile. - Afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Innocente Nardi. - Dobbiamo però guardare al futuro e per questo la filiera concorda sulla necessità di evitare rincari.» Una scelta condivisa da tutte le categorie componenti la filiera. «Siamo coscienti del momento di difficoltà del mercato – hanno dichiarato i rappresentanti della categoria dei viticoltori - nonostante il fatto che per i viticoltori, che hanno scelto di adottare il Protocollo Viticolo in funzione di una riduzione dell'impatto ambientale, la produzione sia divenuta ancora più impegnativa, siamo disponibili ad attestare il prezzo delle uve su livelli inferiori rispetto a quelli dello scorso anno. Il valore della viticoltura eroica di alta collina, le cui uve sono destinate alle Rive, dovrà però essere preservato e mantenersi su valori superiori di almeno il 15% rispetto al prezzo di riferimento».

Moderare i prezzi è un’esigenza di mercato e non un volere delle aziende, come evidenziato da Luca Tombacco, rappresentante degli spumantisti industriali. «Da parte della nostra categoria, si ritiene fondamentale una forte capacità di costante collaborazione che coinvolga tutte le componenti della Filiera allo scopo di creare le condizioni necessarie non solo per consolidare le quote di mercato, fino ad oggi ottenute, ma allo stesso tempo per sviluppare la presenza in nuovi mercati internazionali di questa importante denominazione. In tutto questo contesto sarà determinante riuscire ad ottenere, nel medio lungo periodo, una stabilità del costo della materia prima per permettere a tutti gli operatori (produttori, vinificatori ed imbottigliatori) di ottenere le risorse necessarie per garantire un grande futuro al Prosecco Docg».

Concordi anche le cantine sociali. «Dobbiamo garantire un reddito ai nostri piccoli produttori senza raggiungere le punte di prezzo dello scorso anno. L’obiettivo è consolidare le posizioni raggiunte creando delle condizioni favorevoli per il mantenimento delle attuali quote di mercato.»

La coesione della filiera fa guardare con fiducia al futuro e a nuovi progetti. «Il nostro obiettivo sarà focalizzare sempre più la strategia producendo nelle nostre colline un solo vino, lo spumante, una sola denominazione, la docg Conegliano Valdobbiadene, naturalmente garantendo gli attuali livelli di remunerazione. Il Consorzio di Tutela ha già istituito due commissioni che stanno lavorando in questa direzione e ci auguriamo di poter raggiungere il risultato in tempi brevi».