29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
La siccità pesa sulle previsioni

Vendemmia, Fedagri: buona la qualità, si attende un generale calo produttivo

Buona la qualità in tutte le regioni. Prevista una riduzione dei quantitativi in Puglia, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. In leggero aumento Sardegna, Sicilia e Lazio

ROMA - Se nelle prossime due settimane non arriverà la pioggia, la vendemmia di quest’anno - buona e in alcuni casi anche ottima dal punto di qualitativo dal nord al sud del Paese -, potrebbe far registrare un generale calo produttivo a causa degli effetti della siccità.
«Anche se per stime più attendibili bisogna aspettare la prima decade di agosto – spiega il presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative Adriano Orsi – in molte regioni le alte temperature e l’assenza delle precipitazioni fanno già da ora prevedere una riduzione dei quantitativi stimati di uva».

Pesa la siccità e il gran caldo - I cali produttivi più significativi sono previsti nelle regioni che hanno maggiormente sofferto la mancanza delle precipitazioni e il gran caldo che perdura da più settimane: Puglia (-15-20%), Toscana (-10%), Veneto (-10%) ed Emilia-Romagna (-5/10%).
Un leggero calo produttivo è previsto anche in Friuli Venezia Giulia (-5%), regione in cui si attende una vendemmia leggermente anticipata specie per i bianchi. Scarsi anche i quantitativi attesi in Piemonte, a causa di forti gelate che hanno compromesso alcune produzioni e ridotto la fertilità delle gemme. Anche qui la vendemmia è in anticipo e la sanità delle uve fa pensare ad un’ottima annata.
Mentre nel Trentino Alto Adige il raccolto è in linea con i quantitativi dello scorso anno, in Lombardia pesano gli effetti delle grandinate che hanno interessato sia l’Oltrepò che la Valtellina: il calo previsto a livello regionale è compreso tra il 5 e il 10%.

Senza previsioni al ribasso la vendemmia nelle Marche e in Abruzzo. Stime con segno positivo invece nel Lazio, dove la qualità delle uve è molto buona, e la quantità leggermente superiore allo scorso anno, e in Sicilia, dove le condizioni atmosferiche favorevoli e il minor ricorso alla vendemmia verde fanno prevedere un aumento del 20% rispetto allo scorso anno. Aumento produttivo stimato intorno al +10% infine, per la regione Sardegna.