12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
I dati della CISL

Industria, tra il 2007 e il 2011 Cig in aumento del 315,9%

Con un'esplosione della cassa in deroga, passata dal 7,4% al 14% delle ore totali autorizzate. E' quanto rileva il nono rapporto sull'industria realizzato dalla Cisl e presentato dal leader Raffaele Bonanni e dal segretario confederale Luigi Sbarra. In 5 anni persi 675mila posti lavoro (-10%)

ROMA - Tra 2007 e il 2011 le ore di cassa integrazione complessive, per l'industria e l'edilizia, sono aumentate del 315,9% con un'esplosione della cassa in deroga, passata dal 7,4% al 14% delle ore totali autorizzate. E' quanto rileva il nono rapporto sull'industria realizzato dalla Cisl e presentato dal leader Raffaele Bonanni e dal segretario confederale Luigi Sbarra.

Il dettaglio delle Regioni - Nove regioni appaiono più in difficoltà per numero di lavoratori coinvolti in relazione alle ore di Cig: Lombardia con il 23,09% degli occupati e il 24,82% delle ore di cassa; Piemonte con il 9,68% degli occupati e il 14,59% delle ore di Cig; Umbria con l'1,67% di occupati e l'1,75% delle ore di cassa; Lazio con il 6,21% di occupati e il 7,88% delle ore di Cig; Abruzzo con il 2,68% di occupati e il 3% delle ore di cassa; Campania con il 5,35% di occupati e il 5,94% delle ore di Cig; Puglia con il 4,70% di occupati e il 5,49% delle ore di cassa; Basilicata con lo 0,77% di occupati e il 2,10% delle ore di Cig; Sardegna con l'1,56% di occupati e il 2,39% delle ore di cassa.

In 5 anni persi 675mila posti lavoro (-10%) - In cinque anni, da aprile 2007 allo stesso mese di quest'anno, la perdita secca di posti di lavoro nell'industria è stata pari a 473.640 unità. A questa cifra vanno sommati i 201.096 lavoratori equivalenti a zero ore coinvolti in processi di cassa integrazione speciale o in deroga, in situazioni di effettivo rischio di perdita del lavoro. In totale, quindi, la riduzione dei posti di lavoro effettiva e potenziale nell'industria è di circa 675.000 unità.
Ad aprile 2007 gli occupati nell'industria erano 7.007.176. Questo significa, in termini di lavoro, che in cinque anni è stato perso il 10% della base industriale.