5 maggio 2024
Aggiornato 06:30
I dati di Bankitalia

Mutui: -20% in 4 anni

I prestiti per la casa in calo del 20% dal 2008 al 2011. Il fenomeno interessa soprattutto gli under 35 e gli extracomunitari. L'irrigidimento dell'offerta ha inciso in misura minore sui mutuatari con redditi elevati, come emerge dall'andamento delle erogazioni di mutui di importo superiore a 150 mila euro, aumentati del 2 per cento

ROMA - La crisi economica ha fatto crollare anche i mutui per la casa. Dal 2008 al 2011 il numero di mutui concessi dalle banche per l'acquisto di abitazioni è diminuito di oltre il 20% rispetto al quadriennio 2004-2007. Il fenomeno ha interessato soprattutto i mutuatari più giovani e gli extracomunitari, mentre non ha toccato chi ha redditi elevati. E' quanto si sostiene in uno studio di Bankitalia, 'La crisi e le famiglie italiane: un'analisi microeconomica dei contratti di mutuo' che ha utilizzato le informazioni su circa due milioni di contratti di mutuo per l'acquisto dell'abitazione.

PIÙ COLPITI I GIOVANI - Dal 2008 al 2011 il numero dei nuovi mutui concessi si è ridotto mediamente del 9,1% ogni anno, a fronte di un aumento medio dell'8,5% nei tre anni precedenti. La riduzione, prosegue lo studio, è stata particolarmente accentuata per le famiglie più giovani e quelle originarie di paesi non appartenenti all'Unione Europea, che avrebbero quindi risentito maggiormente sia della fase negativa del ciclo economico, caratterizzata dall'aumento del tasso di disoccupazione e dal calo sostenuto dei redditi delle famiglie, sia delle politiche di affidamento più selettive da parte degli intermediari.
Nel quadriennio 2008-2011 il numero totale di contratti stipulati dagli individui con meno di 35 anni è diminuito di oltre il 30% rispetto al quadriennio 2004-2007. La quota di mutui che fa capo a questa classe di debitori si è ridotta di 5,3 punti percentuali, al 36,4%, e l'età media dei mutuatari è aumentata di un anno, da 37,8 a 38,8 anni.

NON COLPITI I REDDITI ELEVATI - L'irrigidimento dell'offerta ha inciso in misura minore sui mutuatari con redditi elevati, come emerge dall'andamento delle erogazioni di mutui di ammontare elevato, di importo superiore a 150 mila euro, aumentati del 2 per cento. Anche il forte aumento degli spread sui mutui a tasso variabile verificatosi a fine 2008 ha colpito in misura inferiore i mutui di importo maggiore.