20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
L'allerta del Dipartimento Antidroga

Attenzione altissima sugli energy drink

Serpelloni: L'effetto stimolante degli Energy Drink può causare «un'eccessiva superficialità nella capacità di giudizio e nei comportamenti, alterando la percezione del proprio stato e del reale livello di ubriacatura»

ROMA - L'effetto stimolante degli Energy Drink può causare «un'eccessiva superficialità nella capacità di giudizio e nei comportamenti, alterando la percezione del proprio stato e del reale livello di ubriacatura». Questi i risultati dello studio pubblicato su Addictive Behaviors, che dimostrano che i consumatori di questi cocktail bevono di più, abbandonano più tardi i locali, e sono quattro volte più propensi a mettersi alla guida. Le bevande energizzanti rendono le persone che ne fanno uso «allertate ed ubriache», un mix che può risultare letale per sé stesse e per gli altri.

«Quello che preoccupa - spiega in una nota Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento per le politiche anti droga - è l'abuso crescente tra i giovani di queste bevande specie d'estate. Alcuni giovani arrivano ad ingurgitare anche tra gli 8 e 15 drink in una serata, immettendo nel fisico una quantità di caffeina che può arrivare fino a 1500 mg e che se unita contemporaneamente ad alcol, anfetamina, cocaina o cannabis può dare luogo ad un mix estremamente dannoso per la salute potendo provocare la comparsa di crisi cardiache (aritmie maligne sopraventricolari) e in persone vulnerabili, anche crisi epilettiche». Per questo «l'attenzione del Dpa per queste bevande continua a restare altissima».

Lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali coma la fatica e la sonnolenza risultano attenuati ma restano in agguato, poiché la concentrazione ematica di alcool non viene modificata. Una volta terminati gli effimeri effetti della bevanda energetica, la sbornia si può materializzare acutamente con i suoi sgradevoli sintomi: vomito, cefalea, disequilibrio, mancanza di coordinamento, sonno e disidratazione, condizione aggravata sia dalla caffeina che dall'alcol, ed eventualmente anche dall'eccessivo riscaldamento in ambienti quali la discoteca.

Anche la Società italiana di farmacologia e l'Associazione italiana del farmaco - ricorda il Dipartimento - hanno più volte espresso «la preoccupazione condivisa da questo Dipartimento, sui crescenti consumi ed abusi di queste sostanze tra i giovani e la necessità di apporre sulle etichette di questi prodotti una avvertenza che ne sconsigli l'uso a soggetti cardiopatici ed ipertesi». La stessa Società italiana di pediatria ha segnalato più volte che un apporto eccessivo di caffeina, può provocare problemi all'apparato cardiocircolatorio provocando tachicardia ed ipertensione, interferisce sull'assorbimento del calcio e aumenta il rischio di erosione dentaria e può indurre dipendenza. Inoltre, il consumo abituale di energy drink risulta associato ad un aumento dei livelli di stress e ad un peggioramento delle perfomance scolastiche.

«Vale la pena ricordare - prosegue ancora Serpelloni - che la stimolazione caffeino-indotta del sistema nervoso autonomo di tipo simpatico comporta un aumento della pressione cardiaca e dell'afflusso di sangue ai muscoli, una diminuzione dell'afflusso di sangue alla pelle ed agli organi interni, compreso il cervello, ed il rilascio di glucosio da parte del fegato. E' importante che i giovani conoscano gli effetti negativi di queste bevande e per questo continueremo a sensibilizzare non solo i giovani, ma anche le famiglie nella giusta direzione contro il fenomeno dell'alcol associato all'abuso di questi drink. D'altronde il Sistema nazionale di allerta precoce del Dpa già dal marzo 2010 aveva attivato un'allerta relativa ad alcuni casi di intossicazione acuta correlati all'assunzione di energy drink, evidenziando i rischi per la salute derivanti dall'abuso di bevande energetiche».