Esodati: Bersani, trovare una soluzione per tutti
Il Segretario del PD: Cominciamo con questi 65 mila, ma poi andare avanti. Di Pietro: Tira e molla non è da paese civile. Fassina (Pd): Governo rimedi al più presto. Finocchiaro: Evidente che il problema è più ampio. Gasparri: Esecutivo superficiale e cinico
ROMA - Bisogna trovare una soluzione per tutti gli esodati, non solo per 65mila. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani, a margine di un convegno: «Bisogna trovare una soluzione, anche graduale, come abbiamo sempre detto. Se si fosse accertata la proposta che avevamo fatto noi, questo problema non ci sarebbe. Ora abbiamo bisogno di risolverlo. Cominciamo con questi 65 mila ma poi bisogna andare avanti, immediatamente, con quelli che seguono».
Di Pietro: Tira e molla non è da paese civile - «Questo tira e molla sugli esodati non è degno di uno stato di diritto. I numeri della platea interessata non tornano, e questo si sapeva sin dal primo momento, sin da dicembre, prima del varo della riforma sulle pensioni. Riepiloghiamo: tantissimi lavoratori che avevano fatto un patto con lo Stato hanno appreso, da un giorno all'altro, che era tutto un bluff e che lo Stato, che avrebbe dovuto proteggerli, li ha scaricati senza alcuna giustificazione e coerenza». E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
Lupi: Balletto indegno, si migliori testo - «Non so di chi sia la responsabilità di questo indegno balletto di cifre sul tema degli esodati. Di certo so che si tratta di un gioco al massacro inaccettabile e quindi invito tutte le parti in causa ad evitare indiscrezioni che hanno effetti devastanti. Non possiamo dimenticare che qui non si sta parlando di numeri, ma di persone in carne ed ossa che attendono interventi equi che rispondano in maniera efficace al loro bisogno». Così Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera.
Galletti (Udc): Se ne occupino Governo e Camere - «Quella degli esodati non è una questione di consenso elettorale, ma di moralità e responsabilità». Lo dichiara in una nota il presidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti.
«Indipendentemente da quale sia il loro numero esatto - prosegue - Governo e Parlamento si devono fare carico del problema. Ci sono persone che sono andate in pensione fidandosi di una legge dello Stato e che, a causa della successiva modifica della legge previdenziale, si ritrovano nella condizione di essere senza stipendio per alcuni anni. Noi difendiamo la dignità di queste persone coinvolte».
Fassina (Pd): Governo rimedi al più presto - «Il documento Inps sugli esodati conferma che il provvedimento per i 65mila di maggio scorso è soltanto l'avvio della soluzione del drammatico problema generato dagli errori contenuti nel decreto 'Salva-Italia'». Lo dichiara in una nota Stefano Fassina, responsabile economico del Pd.
Lega: Fornero trovi rapidamente soluzione - «Finalmente l'Inps ha il coraggio di scrivere la verità drammatica sul numero degli esodati. Finora abbiamo assistito a un indegno balletto di cifre sussurrate nel chiuso di qualche commissione parlamentare ma mai ufficializzate. Il ministro Fornero ne prenda finalmente atto, ammetta l'errore e soprattutto lo corregga con un decreto urgente. Già domani chiederemo che venga in Aula al senato per garantire che in tempi brevissimi sia sanata questa vergognosa situazione».
Lo hanno affermato in una dichiarazione congiunta il presidente e il vicepresidente del gruppo della Lega al Senato, Federico Bricolo e Sandro Mazzatorta.
Finocchiaro: Evidente che il problema è più ampio - «E' evidente, al di là del balletto delle cifre e dei numeri che abbiamo letto oggi, che il problema degli esodati è più ampio rispetto alla platea 'coperta' dal decreto del Governo, come diciamo da tempo». Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. «Io credo - ha aggiunto - che sia necessario che l'esecutivo, con le parti sociali, riaffronti la questione e preveda dunque, in tempi ragionevoli, l'ampliamento del primo gruppo di salvaguardati previsto dal decreto governativo. Ne va della vita di tante persone in carne ed ossa che non possono essere abbandonate».
«E' da tempo che il Pd sostiene che la questione va risolta ispirandosi a principi di maggiore equità e con un impatto sociale che non può e non deve essere caricato solo sulle spalle di tante famiglie e di tanti lavoratori», ha concluso Finocchiaro.
Gasparri: Esecutivo superficiale e cinico - «I dati dell'Inps sugli esodati confermano quanto questo dramma sociale sia stato trattato con superficialità dal governo. E' tempo di risposte, non di cinismo o di battute irrispettose. I cosiddetti tecnici hanno affrontato il tema senza il necessario rispetto per le persone». Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
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