19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
La riforma delle pensioni Monti-Fornero

Elsa Fornero: Abbiamo rischiato di non poter pagare le pensioni

Il Ministro del Lavoro sugli esodati: Nessuno senza assegno nel 2012. Ci saranno altri esodati ma non 350 mila

ROMA - «La riforma delle pensioni non ha modificato per nessuno la situazione nel 2012. In questo anno nessuno ha visto la sua situazione modificata. Qui al momento non c'è nessuno che abbia visto ritardato, per ora, il proprio pensionamento e non c'è nessuno che sia per effetto della riforma rimasto senza reddito e senza pensione. Si tratta di una cosa che avverrà nel tempo e che affronteremo». Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

FORNERO: ABBIAMO RISCHIATO DI NON PAGARE LE PENSIONI - «Eravamo nelle condizioni in cui forse le pensioni non si sarebbero potute pagare, quella sarebbe stata macelleria sociale». Così il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha replicato ad un'interrogazione alla Camera dell'Idv, respingendo la tesi di chi parla di «situazione via via più drammatica».

PRESTO UN DECRETO PER 65 MILA ESODATI - Nei «prossimi giorni» verrà varato il decreto attuativo che riguarda i 65mila lavoratori esodati garantiti dal «Salva-Italia». Lo ha annunciato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, rispondendo ad un interrogazione alla Camera.
Fornero, facendo riferimento ai 65mila lavoratori che andranno in pensione con le vecchie regole, ha affermato: «in questi giorni emaneremo il decreto attuativo che consentirà all'inps di passare alla definizione di un diritto soggettivo, quindi a lavoratori con nomi e cognomi, dell'utilizzo della possibilità di godere delle precedenti e più generose regole di pensionamento».

CI SARANNO ALTRI ESODATI MA NON 350 MILA - Il ministero del Welfare sta valutando il da farsi per i lavoratori esodati che non sono compresi tra i 65mila che invece godranno delle vecchie regole di pensionamento.
Ad affermarlo il ministro Elsa Fornero, rispondendo ad una interrogazione alla Camera, la quale ha precisato che ancora non si conosce il numero di coloro che hanno fatto accordi per uscire dal lavoro nei prossimi anni. «So che ci sono altri lavoratori - ha proseguito - che negli anni a venire saranno interessate a provvedimenti di termine della mobilità o termine dell'ammortizzatore sociale. Per questi noi stiamo valutando il numero e cosa è possibile fare».
Fornero ha polemizzato con i sindacati che hanno indicato un ordine di grandezza di 350mila persone: «vorrei chiedere a mia volta qual è la base per l'ordine di grandezza indicato dai sindacati 35mila perchè l'Inps non ha informazioni sufficienti a quantificare il numero ma quando ha parlato di cifre ha indicato cifre molto più basse».