Grilli: Possibile una «crescita moderata» nel terzo trimestre
Per il viceministro dell'Economia: La fase acuta della crisi è passata. Il Monito del Governatore della Banca d'Italia Visco: le imprese aumentino la produttività
WASHINGTON - Moderato ottimismo sulle prospettive economiche italiane giunge da Washington, dal governatore della Banca d'italia Ignazio Visco dal viceministro dell'Economia Vittorio Grilli nella capitale per il vertice del Fondo Monetario Internazionale. In Italia una ripresa «moderata» ci potrebbe essere già nel terzo trimestre, prima delle precedenti previsioni, afferma Grilli nel discorso depositato all'Imfc, il board economico e finanziario del Fondo Monetario Internazionale, durante i lavori a Washington.
La fase acuta della crisi è passata - Inoltre per il viceministro «la fase acuta della crisi è passata»: lo ha detto in conferenza stampa a conclusione dei lavori del G20. «Quando si parla di crescita bisogna capirsi. Si confonde l'andamento di medio-lungo periodo e l'andamento ciclico, ma quello non è un problema di come si stimola la crescita, ma come si argina un andamento recessivo nel breve periodo», ha detto Grilli.
Sul medio-lungo termine bisogna parlare di politiche di riattivamento del potenziale di crescita: la conclusione unanime «è che la priorità è il riequilibrio dei conti pubblici, senza il quale non c'è terreno per politiche a sostegno della crescita», ha sottolineato il viceministro.
Visco: Le imprese aumentino la produttività - Da parte sua il governatore di Bankitalia ha lanciato un monito alle aziende italiane: affinché aumentino la produttività e, quindi, la competitività.
In Italia, «il problema non è l'assenza di credito», piuttosto quello della domanda. «E' indubbio che la competitività del sistema italiano è peggiorata, soprattutto a causa di una crescita bassa della produttività», ha detto il governatore di Bankitalia, parlando di una riduzione degli investimenti, anche a causa della crisi in corso.
«Non abbiamo avuto un adeguamento del settore produttivo per recuperare il ritardo accumulato con l'esplosione delle nuove tecnologie, ma bisogna insistere e le condizioni per farlo ci saranno», ha detto ancora Visco, sottolineando che «imprese italiane che hanno fatto un salto in termini produttivi ci sono, ma sono ancora poche».
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