1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
La riforma del mercato del lavoro vista dal Vaticano

Lavoro, nuovo monito della CEI: Fare di tutto per l'occupazione giovanile

Conclusa l'assemblea dei Vescovi: Occupazione e crescita sono la priorità dell'Italia. Già lunedì scorso, nella prolusione iniziale al summit dei vescovi italiani, il presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco, aveva invitato a «non tradire le aspettative del giovani»

CITTÀ DEL VATICANO - «L'occupazione giovanile è drammaticamente afflitta dalla crisi economica. Occorre fare tutto il possibile per dare accesso al lavoro ai giovani». Lo ha detto il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Mariano Crociata, illustrando, nel corso di una conferenza stampa a Radio Vaticana, che ha riassunto l'esito dei lavori della sessione primaverile del consiglio permanente della Cei conclusi oggi.
Già lunedì scorso, nella prolusione iniziale al summit dei vescovi italiani, il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, aveva invitato a «non tradire le aspettative del giovani».
«I vescovi - è tornato a sottolineare oggi Crociata - hanno una grande preoccupazione nei confronti della questione del lavoro. Nel corso di questa sessione vi è stata una convergenza sostanziale da parte di tutti sul fatto che occorre rilanciare la crescita e l'occupazione guardando in particolare a coloro che sono in entrata sul mercato del lavoro ma anche a quelli che, purtroppo sono in uscita. Ma c'è una grande preoccupazione soprattutto per i giovani. Bisogna scoraggiare il rischio di un collasso strutturale del paese - ha proseguito il vescovo - e, in questo senso, ci deve essere una distribuzione equa delle rinunce e dei sacrifici unendo rigore ed equità».

Osservatore Romano «Nuove opportunità per nuova Italia» - «Nuove opportunità per una nuova Italia». Con questo titolo l'Osservatore Romano sintetizza il messaggio venuto dalla settimana di lavoro del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana.
Durante i quattro giorni di lavoro, i Vescovi - riferisce l'Osservatore pubblicando il documento della Cei approvato ieri- hanno esaminato la situazione del Paese a partire dalla prolusione pronunciata dal cardinale presidente Angelo Bagnasco e - in particolare hanno prestato attenzione «alle esigenze dei giovani, richiamando la comunità sociale al dovere di non tradirli: provati dalla precarietà, essi si misurano con un contesto poco disponibile a riequilibrare le risorse, a partire dalla possibilità di accedere al lavoro».
Nel ricordare «l'auspicio» del Segretario generale della Cei Mons. Crociata per una «soluzione condivisa» sulla riforma del mercato del lavoro in Italia, l'Osservatore Romano ha ricordato come i Vescovi nel documento finale approvato abbiamo voluto sottolineare come «è la crisi economica stessa a esigere il recupero di una visione forte e condivisa, come condizione per ricostruire un clima di fiducia, indispensabile per riavviare, anche a prezzo di sacrifici e adattamenti, una dinamica virtuosa, in grado di valorizzare anche i corpi intermedi».
E in questa linea, i presuli - è scritto sull'Osservatore - hanno ribadito la ricchezza delle scuole di formazione politiche, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, possono fornire solide basi culturali, assicurare un'anima al vasto mondo del volontariato e delle aggregazioni laicali, nonché contribuire a rigenerare i fondamenti stessi dell'impegno politico».