Api a rischio per colpa dei pesticidi: danni alle colture
Neurotossici per gli insetti, danneggiano le capacità di orientamento. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian il rischio riguarda anche gli esseri umani perché le api sono responsabili dell'impollinamento di alimenti quali pomodori, mele e fragole
LONDRA - I pesticidi danneggiano la capacità delle api di ritrovare la rotta verso l'alveare: è quanto risulta da uno studio della Stirling University e pubblicato dalla rivista Science, che getta luce sul forte declino sofferto dalle popolazioni di api in Gran Bretagna e negli Stati Uniti negli ultimi 25 anni.
Rischio anche per gli esseri umani - Come riporta il quotidiano britannico The Guardian il rischio riguarda anche gli esseri umani perché le api sono responsabili dell'impollinamento di alimenti quali pomodori, mele e fragole. Lo studio mostra una diminuzione dell'85% nella nascita di regine (le uniche a sopravvivere all'inverno) negli alveari mentre risulta raddoppiato il numero di api «disperse», ovvero che non sono più riuscite tornare all'alveare dopo essere uscite in cerca di cibo.
I pesticidi oggetto dello studio - condotto non in serra come i precedenti ma all'aperto - contengono neonicotinoidi, sostanze che per gli insetti rappresentano delle neurotossine e sono quindi in grado di alterare i processi cognitivi alla base della capacità di orientarsi della api. Tali pesticidi vengono applicati direttamente sui semi e successivamente si concentrano in tutta la pianta, evitando la necessità di doverli spruzzare su vaste aree: lo svantaggio però è che finiscono anche nel nettare e nel polline di cui si cibano gli insetti.