Fisco, Befera: Da giugno maxi-controlli
Il Direttore generale dell'Agenzia delle Entrate a Repubblica: Ora con il controllo sui conti correnti può partire una grande svolta. Napoli (Pdl): Befera faccia il suo dovere senza umiliare nessuno. Berna consegna milioni di dati criptati al fisco americano
ROMA - «La lotta all'evasione è uno sforzo titanico ma comincia a dare i suoi frutti. Nel 2011 abbiamo recuperato 11,6 miliardi». Ad affermarlo il direttore generale dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, il quale, in un colloquio con La Repubblica, puntualizza che la lotta all'evasione andrà avanti e annuncia che da giugno partiranno dei maxi-controlli.
«Ora con il controllo dei conti bancari può partire la grande svolta. Ormai - afferma Befera - siamo in grado di verificare la posizione di tutti i contribuenti. Dopo le dichiarazioni dei redditi di giugno scatterà un'operazione di controlli massivi».
«Ci siamo accorti che l'effetto deterrenza comincia a funzionare - prosegue - l'idea che i controlli possano scattare in ogni momento spinge i contribuenti ad una maggiore onestà fiscale. Per questo andremo avanti, rafforzando gli interventi».
Napoli (Pdl): Befera faccia il suo dovere senza umiliare nessuno - «Il dott. Attilio Befera è un personaggio mediatico di gran successo. Le sue tirate contro l'evasione fiscale trovano accenti degni di fra' Savonarola e impressionano il pubblico dei contribuenti. Molto meno, secondo me, impressionano la platea degli evasori». Lo dichiara in una nota il vice presidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli.
«A Befera - osserva - lo Stato chiede di combattere l'evasione fiscale e di scovare gli evasori ovunque si nascondano. Il fervorino moralisteggiante dovrebbe rimanergli estraneo. Quando Befera si riferisce all'evasore come espressione della cifra di mediocrità umana e morale egli scontorna un ritratto moralistico dell'evasore che non gli compete. Il malvivente che rapina le vecchiette o il bandito che scassina la banca non hanno più attenuanti dell'evasore, ma nessuno si è mai riferito ad essi in questi termini».
«Se vogliamo restare sul terreno del moralismo, Befera - conclude Napoli - dovrebbe avere il pudore di non prendere a schiaffi il governo precedente dopo averne cantato le lodi. La lotta all'evasione nel 2011 ha fruttato miliardi e l'anno non è cominciato a novembre. Si contenga Befera. Faccia il suo dovere, senza umiliare nessuno».
Blitz GdF in provincia di Perugia, in 30% no scontrino-fattura - Blitz anti evasione anche a Perugia, dove ieri i militari della compagnia della Guardia di Finanza hanno effettuato circa 60 controlli in locali, negozi ed esercizi pubblici su tutto il territorio provinciale, constatando la mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale in circa il 30% dei casi.
Per le situazioni irregolari sono in corso di perfezionamento da parte dell'Agenzia delle Entrate i dovuti atti di contestazione della prevista sanzione pecuniaria. Nei confronti di diversi contribuenti si è già giunti alla constatazione di tre violazioni, a significare che la quarta irregolarità constatata, comporterà il provvedimento di sospensione dell'attività.
Berna consegna milioni di dati criptati al fisco americano - Le autorità svizzere sarebbero pronte a consegnare «milioni» di dati di clienti delle banche svizzere al fisco americano. Lo rivela oggi la radio svizzero-tedesca DRS: in particolare milioni di mail sensibili del Credit Suisse, seconda banca elvetica, sarebbero già stati trasmessi al fisco Usa, ma sarebbero ancora criptati.
Le chiavi per il decriptaggio verranno trasmesse alle autorità americane solo nel quadro di una procedura di assistenza amministrativa o giudiziaria, oppure non appena verrà concluso un accordo definitivo con Washington sulla spinosa vertenza che vede le autorità americane opposte a undici società di credito svizzere sospettate di aver aiutato contribuenti americani ad evadere il fisco, spiega la radio Drs.
Alcuni giorni fa il ministro Eveline Widmer-Schlumpf aveva incontrato il ministro delle Finanze statunitense Timothy Geithner, a margine del Forum di Davos. Dopo l'incontro, il ministro si era dichiarata ottimista su una rapida soluzione della querelle fiscale con gli Stati uniti.
Le banche rischiano 2,5 miliardi di dollari di multa - Le autorità americane vogliono sapere quanti e quali clienti americani hanno depositato in Svizzera tra il 2002 e il 2010 fondi superiori ai 50 mila dollari. Le banche svizzere rischiano per questa vicenda una multa di circa 2 miliardi di franchi, (2,5 miliardi di dollari) e anche di perdere la licenza bancaria negli Stati Uniti.
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