A Napoli denunciati 441 tassisti

NAPOLI - A Napoli sono stati denunciati dalla polizia municipale 441 tassisti per interruzione di pubblico servizio. Gli autisti, nei confronti dei quali è stata presentata una notizia di reato negli uffici della Procura partenopea, sono soprattutto quelli che hanno occupato, dall'11 al 17 gennaio scorso, piazza del Plebiscito per manifestare contro le liberalizzazioni del settore volute dal governo Monti.

All'identificazione dei manifestanti si è giunti dopo una serie di riscontri effettuati dai vigili urbani. Il monitoraggio dei caschi bianchi era iniziato proprio nei giorni della protesta quando si è cercato di capire se vi fossero gli estremi per denunciare i tassisti. A quel punto sono scattati una serie di controlli incrociati partendo dalle vetture che erano in piazza con i dati di coloro i quali dovevano invece essere in servizio, verificando anche le sostituzioni e i cambi turno. Monitorati anche i posteggi che, per l'intera settimana di protesta, sono risultati vuoti.

Ai tassisti vengono addebitate una serie di violazioni come il non aver comunicato al sindaco, con dieci giorni di anticipo, l'astensione dal lavoro, il non aver assicurato le corse durante la notte e il non aver reso possibile l'utilizzo dei taxi per alcune fasce considerate deboli. Nei giorni dell'occupazione di piazza del Plebiscito sono giunte presso il comando della polizia municipale numerose lamentele non solo da parte degli utenti ma anche da parte di alcuni tassisti. In particolare nella relazione presentata ai magistrati partenopei c'è la querela avanzata da un autista di Giugliano in Campania che ha sporto denuncia nei confronti di ignoti che lo avrebbero aggredito e minacciato affinché non lavorasse. Gli aggressori, che con molta probabilità sono colleghi, non sono stati ancora identificati.