A Napoli continua ad oltranza la protesta dei taxi
Almeno fino a lunedì «occupazione» di piazza del Plebiscito. In serata il sindaco napoletano Luigi de Magistris ha rinnovato il proprio sostegno ai tassisti che stanno manifestando rassicurando che il prossimo martedì incontrerà nella capitale sia il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri che quello del Lavoro Elsa Fornero
NAPOLI - Continua, ad oltranza, la protesta dei tassisti partenopei che, per la terza notte consecutiva, si apprestano a rimanere in piazza del Plebiscito per manifestare contro le liberalizzazioni delle licenze previste dal governo Monti. Nonostante gli incontri con i rappresentanti sindacali e, nella giornata di ieri con il prefetto Andrea De Martino, gli autisti delle auto bianche sono decisi a non mollare lo stato di agitazione almeno fino al prossimo lunedì quando ci sarà l'assemblea nazionale a Roma, prevista al Circo Massimo.
In città cresce, intanto, il malcontento soprattutto per l'assenza di taxi nei posteggi e per la difficoltà a prenotare una corsa telefonicamente. La maggior parte dei taxi, infatti, è concentrato in piazza del Plebiscito garantendo unicamente il trasporto di disabili, donne incinte e casi di emergenza. Nonostante lo stato di agitazione la Prefettura, d'intesa con il Comune e la Provincia sta monitorando la situazione per evitare eccessivi disagi ai cittadini garantendo che non venga interrotto il servizio pubblico in caso di necessità.
In serata il sindaco napoletano Luigi de Magistris ha rinnovato il proprio sostegno ai tassisti che stanno manifestando rassicurando che il prossimo martedì incontrerà nella capitale sia il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri che quello del Lavoro Elsa Fornero. Ai due ministri rappresenterà le istanze dei tassisti anche perché ogni protesta, secondo il primo cittadino, varia a seconda delle esigenze e delle singole realtà. De Magistris ha incontrato un rappresentante sindacale della categoria ed ha chiesto di rivedere l'occupazione di piazza del Plebiscito cercando il modo per far sì che la protesta «crei minor disagio possibile». «In un momento di crisi così dura - ha detto de Magistris - non mi sembra che questa sia una misura necessaria e urgente, anche per la tenuta del tessuto sociale». Un concetto già illustrato ieri con il quale aveva mostrato piena solidarietà alla categoria.
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