26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Consumatori | Trasporti

Taxi: l’anacronismo del rincaro sui bancomat

E’ il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC, alla proposta di imporre un aumento del 5 per cento dei prezzi per chi predilige il pagamento con bancomat e carta

ROMA - «Rimarranno a dir poco trasecolati i turisti stranieri che, prendendo il taxi a Roma, si vedranno addebitare un sovrapprezzo sulla tariffa perché pagano con la carta di credito!» E’ il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), alla proposta di imporre un aumento del 5 per cento dei prezzi per chi predilige il pagamento con bancomat e carta.

«Non bastavano gli aumenti ‘derivanti anche dall'indice di inflazione del settore’, come si legge nella bozza del nuovo regolamento al vaglio del consiglio comunale -afferma Dona- ora si aggiunge questo tentativo di rincaro, perlomeno, anacronistico, in un momento in cui in tutta Europa (e sarebbe il caso anche nel nostro Paese), si cerca di incentivare la moneta elettronica piuttosto che i contanti».

«Una decisione del genere non gioverebbe all’immagine turistica della Capitale, oltre a rappresentare un provvedimento discriminatorio, considerando quanto questa transazione è di uso comune», commenta l’avvocato Dona che conclude: «ben vengano taxi moderni dotati di wi-fi ed aria condizionata, guidati da tassisti gentili e ben vestiti, come prevedrebbero le nuove norme, ma, ancor di più in questo periodo di crisi, ci interessa un servizio trasparente e prezzi accessibili».