29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
Conti pubblici

Giarda: A fine mese il piano taglia-spesa

Il Ministro a Repubblica: Secondo alcune stime si possono ricavare risparmi tra i 5 e i 15 miliardi. Si partirà dal centro, cioè Palazzo Chigi (con la soppressione di alcuni uffici e l'accorpamento di alcune direzioni generali) per passare poi ai ministeri

ROMA - La spending review, cioè la riduzione «selettiva» della spesa pubblica improduttiva, è essenziale per tornare sul «sentiero della crescita» e a fine mese arriverà il piano taglia-spese. Ad annunciarlo su La Repubblica, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. I tagli lineari hanno infatti una ripercussione «micidiale sull'economia e sull'occupazione». Secondo alcune stime si possono ricavare risparmi tra i 5 e i 15 miliardi.

Serve l'impegno di tutti - Il presidente del consiglio, ha spiegato Giarda, «mi ha chiesto un rapporto complessivo entro la fine di gennaio e io ci sto lavorando. Ne discuteremo in uno dei prossimi consigli dei ministri. Si tratta di capire cosa si può fare subito e cosa invece può dare frutti più in là. Non è un compito facile: si tratta di passare dai tagli lineari di Tremonti, di cui ancora dobbiamo capire gli effetti, a interventi di riduzione chirurgica della spesa, settore per settore, ministero per ministero». Si partirà dal centro, cioè Palazzo Chigi (con la soppressione di alcuni uffici e l'accorpamento di alcune direzioni generali) per passare poi ai ministeri.
L'obiettivo è ambizioso: «abbiamo assunto un impegno senza precedenti nella storia repubblicana - ha sottolineato il ministro - l'invarianza della spesa corrente nel prossimo triennio». Al netto dell'inflazione, «è come se noi riducessimo la spesa pubblica corrente di 2 punti percentuali da qui al 2014. Non è scontato che ci si riesca. Serve l'impegno di tutti».