19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Il vertice OPEC a Vienna

Petrolio, l'OPEC alza limite all'export allineandolo allo «status quo»

Sale a 30 milioni di barili al giorno, riferisce il Venezuela. E per la prima volta dopo molti anni la quota di produzione ufficiale del cartello degli esportatori di oro nero include l'Iraq, che finora veniva escluso dal valore di riferimento. Tripoli: puntiamo a 2 milioni di barili al giorno

VIENNA - I paesi dell'Opec hanno rivisto al rialzo i limiti ufficiali sull'export di petrolio a 30 milioni di barili al giorno totali, allineando questa quota che si autoimpongono alla situazione di fatto. A anticipare il risultato della riunione, che si sta ancora svolgendo a Vienna, è stato il rappresentante del Venezuela, Rafael Ramirez. E per la prima volta dopo molti anni la quota di produzione ufficiale del cartello degli esportatori di oro nero include l'Iraq, che finora veniva escluso dal valore di riferimento.

Il precedente livello di export dell'Opec risaliva a tre anni fa, ed era pari a 24,84 milioni di barili. Tuttavia era stato di fatto sforato progressivamente e ancor più negli ultimi mesi, fino a salire ai valori che oggi sono stati ufficializzati. Parallelamente però «ogni paese - ha precisato Ramirez - dovrà riaggiustare la sua produzione per adattarsi al ritorno del petrolio della Libia».
Sfuma però il timore di una stretta ai rubinetti che era circolata nei giorni scorsi, e negli scambi elettronici a New York il prezzo del barile Wti segna un calo di 1,59 dollari a quota 98,55.

Tripoli: puntiamo a 2 milioni di barili al giorno - La Libia punta a incrementare la sua produzione petrolifera, portandola nei prossimi anni a «2 milioni, 2,2 milioni di barili al giorno», rispetto al circa 1,6 milione registrato prima del conflitto civile, che ha portato alla caduta del regime di Muammar Gheddafi. Lo ha annunciato oggi il ministro del Petrolio, Abdulrahman Ben Yazza, prima dell'avvio del vertice dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec).
Prima della guerra civile, scoppiata lo scorso febbraio, la Libia pompava circa 1,6 milione di barili, un livello che si può raggiungere di nuovo «nel secondo semestre del 2012», ha precisato il ministro. La produzione petrolifera, interrotta durante il conflitto, è stata ripresa lo scorso settembre e a novembre ha superato i 600.000 barili al giorno. Entro la fine dell'anno Tripoli conta di toccare gli 800.000 barili.