29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
3 miliardi in più nelle tasche degli italiani

Coldiretti: il rinvio dell’acconto Irpef ha salvato il «cenone»

La decisione del Consiglio dei ministri apprezzata dal mondo agricolo: «la cifra non riscossa dall’Agenzia delle entrate corrisponde alle spese natalizie per la tavola». Due coniugi evasori a Venezia: due euro dichiarati, 200 milioni nascosti. Attilio Befera: in 3 anni il fisco ha recuperato dagli evasori 40 miliardi

ROMA - «la decisione del governo Monti di rinviare una parte dell’acconto Irpef di novembre assicura una maggiore disponibilità finanziaria per imprese e cittadini in un momento di difficoltà economica, anche in vista del Natale. Gli italiani non intendono rinunciare all'appuntamento con la tavola più tradizionale dell'anno che oltre il 90% trascorre in famiglia». Lo afferma una nota della Coldiretti

Coldiretti: il risparmio Irpef coprirà le spese per il cenone di Natale - Il risparmio sull'acconto Irpef di novembre-sostiene la Coldiretti - servirà a coprire i costi della tavola a Natale per la quale gli italiani spenderanno poco meno di 3 miliardi di euro per pranzi, cenoni di Natale, Vigilia e Santo Stefano. E'questa la stima della Coldiretti che ha commentato positivamente la riduzione di 17 punti percentuali dell'acconto Irpef 2011 che scenderà dal 99% all'82%, in base al decreto del presidente del Consiglio dei ministri.

Il ministero: dalla riduzione sull’acconto Irpef 3 miliardi in più per gli Italiani - La riduzione di 17 punti percentuali dell'acconto Irpef dovuto per il periodo d'imposta 2011 vale oltre 3 miliardi di euro. Lo precisa il Tesoro secondo cui il differimento consentirà una «temporanea maggiore disponibilità» di risorse da parte dei contribuenti.
Il differimento del 17% dell'acconto Irpef a giugno 2012 che riduce il pagamento da parte dei contribuenti dovuto entro mercoledì prossimo all'82% (anziché al 99%), «è stato emanato in attuazione di quanto disposto dall'articolo 55 della Legge di stabilità.

Una scelta per favorire i contribuenti - Tale ultima disposizione - si legge - interviene sugli effetti finanziari della manovra 78 del 2010 portando a 3.050 milioni di euro le minori entrate previste nel bilancio dello Stato per effetto dello slittamento al 2012 di parte dell'acconto Irpef». La riduzione dell'acconto Irpef, conclude la nota, ha «come conseguenza indiretta la temporanea maggiore disponibilità di risorse da parte dei contribuenti».

Due coniugi evasori a Venezia: 2 euro denunciati, 200 milioni nascosti - Per i redditi del 2010 avevano dichiarato 'ben' uno e cinque euro ciascuno. Peccato però che la coppia, marito e moglie, aveva trascurato di dichiarare quanto incassato per la vendita di 180 ettari di terreno: 65 milioni di euro, la transazione immobiliare maggiore realizzata in provincia di Venezia nell'ultimo quinquennio. Un'area sul litorale di Eraclea equivalente a oltre 200 campi da calcio, di cui l'uomo era proprietario.
Gli accertamenti delle Fiamme gialle di Venezia hanno scoperto che dietro due società lussemburghesi, che gestivano un cospicuo patrimonio immobiliare, c'era in realtà il 68enne italiano, da sempre evasore totale. Questi per il 2009 e il 2010 aveva dichiarato redditi rispettivamente per appena 4 e 5 euro, mentre la moglie nel 2010 aveva dichiarato un solo euro di reddito.

Befera (Agenzie delle entrate): in 3 anni recuperati 40 miliardi - In tre anni l'Agenzia delle Entrate ha recuperato 40 miliardi, di cui 5 miliardi dalla lotta alle frodi sulle compensazioni. Ad affermarlo il direttore generale dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, parlando su Canale 5.
«In tre anni abbiamo recuperato 35 miliardi - ha detto Befera - se si aggiungono altri 5 miliardi per le frodi sulle compensazioni siamo a oltre 40 miliardi. il problema - ha sottolineato - è non mollare mai, camminare, camminare e arricchire sempre più le banche date».