24 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Caritas: +80,8% le richieste di aiuto economico

Povertà, Codacons chiede di modulare i tagli alle agevolazioni Irpef

Le istituzioni devono dare una risposta politica alla povertà, considerandola la vera priorità

ROMA - In quattro anni (2007-2010) sono aumentate dell'80,8% le richieste di aiuto economico rivolte ai Centri di Ascolto delle Caritas Diocesane. In aumento anche i «nuovi poveri», ossia gli italiani che pur risiedendo in una casa e possedendo un lavoro hanno disagi economici importanti.

Per il Codacons si tratta di dati sconcertanti che non sono degni di una Paese che vuole definirsi civile. Le istituzioni devono dare una risposta politica alla povertà, considerandola la vera priorità. Inoltre, solo riducendo il disagio economico di chi non arriva a fine mese si potrà rilanciare l'economia, attraverso una ripresa dei consumi dei beni necessari.

Per questo il Codacons chiede al Governo di tornare sulla questione dei tagli lineari alle agevolazioni Irpef previsti dalla recente manovra, che, in assenza di una riforma complessiva dell'assistenza, peseranno, indipendentemente dal reddito, per il 5% nel 2012 e per il 20% nel 2013. Si tratta, infatti, di un'accetta che pesa sul capo dei poveri e dei «quasi poveri».

Per l'associazione di consumatori è evidente che non è la stessa cosa ridurre le detrazioni per chi sta ristrutturando casa, e quindi si presume riesca ad arrivare alla fine del mese, e chi ha spese mediche, detrazione tagliata indipendentemente dal reddito complessivo dichiarato. Il Codacons quindi, chiede, mantenendo invariati i saldi di bilancio, di modulare diversamente la percentuale del taglio, alzando quello di chi acquista una cucina, ha spese sportive o un'assicurazione sulla vita e abbassando o annullando del tutto (almeno sotto un certo reddito) il taglio di chi, ad esempio, ha spese funebri o per disabili.