26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Dal 6 al 9 ottobre

Le Acli a Londra per una quattro giorni su lavoro e democrazia in Europa

La situazione degli italiani all’estero al centro dell’assemblea della Fai (Federazione Acli Internazionali)

ROMA - La condizione di giovani e donne nel mercato del lavoro europeo, le politiche attive del lavoro e la riduzione delle disuguaglianze sociali, le nuove forme della rappresentanza e il rapporto tra lavoro, partecipazione e democrazia. Di tutto questo si parlerà a Londra, dal 6 al 9 ottobre, in una quattro giorni di respiro internazionale promossa dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Un’occasione anche per fare il punto sulla presenza delle Acli nel mondo e sulle condizioni dei nostri connazionali all’estero in tempo di crisi.

Si parte giovedì pomeriggio, 6 ottobre, presso l’Ibis London Earls Court Hotel (47, Lillie Road Earl’s Court), con il seminario del Patronato Acli dedicato al tema: «Quale futuro previdenziale per i giovani lavoratori in Europa? Il ruolo del patronato nella previdenza e nell’advocacy in Europa». Intervengono: Krzysztof Pater, del Comitato economico e sociale europeo (Cese), che presenterà il parere dell’organismo in merito al Libro Verde della Commissione europea sui sistemi pensionistici; Stefano Ricci, della direzione generale delle politiche previdenziali del Ministero del Lavoro; Fabrizio Benvignati, vicepresidente delegato del Patronato Acli.

Venerdì mattina, 7 ottobre, l’Assemblea generale della Fai, la Federazione delle Acli internazionali, con i presidenti e i rappresentanti delle Acli in Argentina, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lussemburgo, Olanda e Svizzera. Sarà l’occasione per fare il punto sulla condizione degli italiani all’estero e riflettere sulle questioni in sospeso del rinnovo degli organismi di rappresentanza e della riforma del sistema elettorale dei Comites e del Cgie.

Dal pomeriggio di venerdì a domenica 9 ottobre, il seminario internazionale «Work, Partecipation, Democracy (People, Rights, Civil Economy)». Promosso dalle Acli con il sostegno del Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza). Finanziato dall’Unione europea, con il patrocinio del Cese.

Tra gli interventi, nell’arco dei tre giorni: Piergiorgio Sciacqua, co-presidente Eza; Gijs Van Houten, responsabile per la ricerca di Eurofound; Martin Oelz, specialista giuridico dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil); Luca Jahier, presidente del terzo gruppo Cese; Conny Reuter, presidente della Social Platform;  Bogdan Iuliu Hossu, presidente della Confederazione sindacale nazionale romena «Cartel Alfa»; Alfons Collado, del Movimento europeo dei lavoratori cristiani, già presidente dell’Acciò Catòlica Obrera (Aco); Alison Tate, direttore delle Relazioni esterne della Confederazione internazionale dei sindacati; Giuseppe Porcaro, segretario generale del European Youth Forum; Marco Cilento, consigliere della Confederazione europea dei sindacati; Georg Hupfauer, presidente del Movimento cattolico dei lavoratori tedeschi (Kab). Partecipano il presidente nazionale delle Acli e della Fai, Andrea Olivero, e il vicepresidente Michele Consiglio, responsabile della «Rete mondiale aclista».

Si terrà infine a Londra, nei giorni del seminario, la seconda tappa del percorso formativo dei Giovani delle Acli, impegnati nello sviluppo dell’associazione giovanile all’estero.