19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
La guerra di Tripoli

Libia: CNT, la produzione di greggio riprenderà entro tre giorni

FMI: «Un anno per tornare ai livelli precedenti». Sorpresa piacevole, nella banca centrale trovati 23 miliardi di dollari. Algeri: «Coopereremo con il CNT»

BENGASI - La produzione di greggio libico riprenderà entro i prossimi tre giorni ma occorrerà ancora molto tempo per raggiungere i livelli precedenti alla rivolta: lo ha dichiarato Mustafa el Huni, presidente della Commissione economica e petrolifera del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt).
La produzione riprenderà nei campi petroliferi di Sarir e Mesia, nell'est del Paese, con un livello di 150mila barili giornalieri che verranno esportati attraverso il terminal di Tobruk; successivamente le operazioni verranno riprese anche in alcuni campi più a ovest con una capacità di 200mila b/g.
In base alle stime il livello pre-guerra - 1,6 milioni b/g - non sarà raggiunto che fra nove mesi, forse un anno: inoltre occorrerà rimettere in funzione i terminal di Ras Lanuf e di Sedra, danneggiati duramente il conflitto.

FMI: «Un anno per tornare ai livelli precedenti» - Il ritorno ai livelli di produzione di petrolio precedenti alla crisi in Libia richiederà più di un anno: è quanto ha detto oggi a Washington il direttore del Fondo monetario internazionale per l'Africa del Nord e il Medio Oriente, Masood Ahmed.
Il ritorno alla normalità per quanto riguarda la produzione di petrolio libico «non è qualcosa che può essere realizzato nei prossimi dodici mesi», ha dichiarato Ahmed, secondo il quale il Fondo monetario è pronto a inviare una missione di valutazione in Libia.

Algeri: «Coopereremo con il CNT» - Il governo algerino ha espresso la propria volontà di «cooperare strettamente» con il Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt): lo hanno reso noto fonti del Ministero degli Esteri algerino. Algeri ha dichiarato di aver «preso atto» della dichiarazione dell'Unione Africana che ha riconosciuto il Cnt «come rappresentante del popolo libico nella misura in cui formerà un governo di transizione che includa tutte le parti politiche». Una posizione che coincide con quella finora tenuta da Algeri, e che il Cnt ha criticato come «ambigua» avvertendo che l'Algeria dovrà rispondere del suo atteggiamento.

23 miliardi nei forzieri della banca centrale - in Libia ha trovato nei forzieri della banca centrale di Libia, l'equivalente di circa 23 miliardi di dollari, sui quali Muammar Gheddafi non è riuscito a mettere le mani. Lo riferisce il quotidiano britannico Financial Times che cita fonti del Cnt a Londra e Tripoli.
Sottolinea il coordinatore finanziario del team per la stabilizzazione della Libia: «Queste riserve (28 miliardi di dinari libici) serviranno ad aiutare il nuovo governo libico nella ricostruzione del Paese». Il denaro, spiega Shater, sulla base delle stime di spesa del passato, sarà sufficiente per i prossimi sei mesi. Oltre 160 miliardi di dollari di beni dell'ex regime di Gheddafi trasferiti all'estero sono stati congelati in seguito alle sanzioni imposte contro Tripoli.