Fisco: Befera, entro un mese operativo il redditometro
Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate: «Nel 2011 recuperati 11 mld dall'evasione, nel 2012 puntiamo a 13». UIL: «La pressione fiscale ha raggiunto livelli inaccettabili». UGL: «Non si può aspettare il 2012 per il varo della riforma fiscale»
MILANO - Il redditometro sarà operativo «a tutti gli effetti entro un mese». Lo ha affermato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervistato da Sky Tg24.
«Ora - ha spiegato - abbiamo una seria di norme che hanno ristretto un po' il cerchio e ci consentiranno di confrontare le spese con le dichiarazioni dei redditi».
Befera ha spiegato che le somme recuperate dalla lotta all'evasione «supereranno gli 11 miliardi nel 2011» e di puntare a 13 miliardi l'anno prossimo.
UIL: «La pressione fiscale ha raggiunto livelli inaccettabili» - Il livello di pressione fiscale evidenziato dalla nota di aggiornamento al Def, approvata dal Cdm, «ha raggiunto livelli inaccettabili». Lo sostiene il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti.
«La Uil - prosegue - propone, nell'ambito della riforma sistemica del fisco prevista dalla delega, un primo immediato intervento volto a ridurre significativamente le tasse a tutti i contribuenti assoggettati al sostituto d'imposta, lavoratori dipendenti e pensionati. E' questo un intervento rivolto a oltre 36 milioni di cittadini, in grado di favorire una ripresa dei consumi interni indispensabile a sostenere davvero e in modo strutturale la crescita del paese».
UGL: «Non si può aspettare il 2012 per il varo della riforma fiscale» - Il governo deve fare presto le riforme, prima che a costringerlo sia l'Unione europea. Lo sottolinea il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, dopo la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def). «Dai numeri del Def - afferma Centrella - emerge chiaramente la necessità per l'Italia, dopo il rigore totalmente sbilanciato su lavoratori e pensionati, di procedere con urgenza a riforme su fisco e occupazione prima che sia l'Europa a costringerci pubblicamente a realizzarle».
«Non possiamo attendere il 2012 - sottolinea il leader dell'Ugl - per varare una riforma fiscale, perchè più il tempo passa più diventa indispensabile equilibrare il sistema e ridare fiato alla tassazione su lavoro e imprese. Per la disoccupazione occorrono interventi mirati a creare nuovi posti di lavoro e non solo a tamponare le perdite, ciò non solo per dare prospettive occupazionali ai giovani, ai quali consegneremmo anche un certo futuro previdenziale - conclude - ma anche per evitare che l'Europa traduca il tutto in una richiesta di ulteriore flessibilità in un Paese in cui è già troppa la precarietà».
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