2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
La manovra e il fisco

Manovra, le misure antievasione preoccupano Confindustria ma piacciono ai Sindacati

L'associazione degli industriali: «Siamo sconcertati». Calderoli: «Confindustria? Gallina che canta ha fatto l'uovo...». CISL e UIL: «Sull'evasione spunti importanti»

ROMA - Confindustria boccia le misure del governo per combattere l'evasione fiscale. Le giudica inefficaci e approssimative ed è convinta che dovranno essere necessariamente riviste.
«Siamo sconcertati per le misure di contrasto all'evasione fiscale previste nell'emendamento presentato dal Governo. Confindustria ha da tempo condiviso l'obiettivo di una seria ed efficace lotta all'evasione fiscale e contributiva. Le misure presentate ieri - affermano gli industriali in una nota - risentono però della fretta e dell'approssimazione con cui è stato predisposto l'emendamento, non sono coerenti anche sul piano tecnico e dovranno necessariamente essere riviste».
Per Confindustria si tratta di misure «poco efficaci rispetto all'obiettivo di una seria lotta all'evasione e rischiano di penalizzare le imprese corrette nel rapporto con il fisco».
Due esempi per tutti: «innanzitutto la misura che considera presuntivamente società di comodo le imprese in perdita per tre anni consecutivi. In questi anni di seria e diffusa crisi economica sono molte le imprese che si trovano in questa situazione e non per questo - è la critica di Confindustria - possono essere ulteriormente penalizzate considerandole a priori società non operative».
Con riguardo alle misure in materia di reati tributari, in particolare quelle previste per l'infedele dichiarazione, per sanzionare penalmente tale condotta, «l'illecito va rapportato all'effettiva entità dell'evasione e al dolo specifico altrimenti si rischia solo di ingolfare ancor di più una giustizia già lenta e appesantita, generando crescente incertezza per tutte le imprese».
«Siamo stupiti che il Governo - aggiungono gli industriali - non abbia preso in considerazione misure più efficaci di contrasto all'evasione come la nostra proposta di abbassare la soglia per l'uso del contante a 500 euro».

Calderoli: «Confindustria? Gallina che canta ha fatto l'uovo...» -«Confindustria critica le norme anti-evasione? La prima gallina che canta in genere è quella che ha fatto l'uovo. Ed a questo punto inizio a credere che di uova ne raccoglieremo molte, peraltro nella logica delle richieste che, a parole, Confindustria ha sempre rivolto al Governo...». Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione e coordinatore delle segreterie della Lega.

Bonanni: «Sull'evasione spunti importanti» - Le misure antievasione contenute nella manovra sono «spunti importanti e interessanti», che vanno «nella direzione da noi auspicata». Lo ha sottolineato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, aggiungendo che «vedremo l'impatto».
A margine del 44.mo incontro nazionale di studi delle Acli, il numero uno della Cisl ha spiegato che le misure annunciate e le soluzioni individuate «vanno bene» soprattutto rispetto alla discussione fino a due mesi fa «quando il governo pensava di allargare le ganasce».
Secondo Bonanni «la lotta all'evasione è una questione centrale, non solo per recuperare soldi, ma anche in termini di giustizia».
In ogni caso «bisogna vedere la portata dei provvedimenti tecnici - ha aggiunto - gli evasori vanno trattati come delinquenti, perché tali sono. La lotta all'evasione però non si fa parzialmente. Si fa a tutto campo, verso tutti gli evasori che sono stati troppo tollerati in questi anni».

Cisl: «Misure anti evasione segnale di svolta importante» - Le nuove misure previste dalla manovra che rafforzano gli strumenti di contrasto all'evasione fiscale sono «utili ed opportune». Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli per il quale «la reintroduzione nel nostro ordinamento del principio 'manette agli evasori' va nella direzione più volte auspicata dalla Cisl di una riconciliazione tra il fisco ed i contribuenti onesti sui quali si è sempre più scaricato il peso della finanza pubblica.
Tuttavia, perché l'operazione sia efficace, è necessario potenziare i meccanismi volti ad assicurare la certezza della pena».
La Cisl ribadisce inoltre l'esigenza di ridurre l'attuale soglia prevista per la tracciabilità dei pagamenti e d'introdurre nuovi meccanismi di contrasto degli interessi tra gli acquirenti e venditori. Le norme che attribuiscono nuovi strumenti e poteri ai Comuni, anche attraverso la pubblicizzazione online delle capacità fiscali dei cittadini, possono consentire, se ben utilizzati, un' inversione di rotta importante». «Ora- ha concluso Petriccioli - occorre vigilare contro il rischio di possibili nuovi condoni che depotenzierebbero la credibilità e l'efficacia delle misure previste».

Uil: «Le misure contro l'evasione sono un passo in avanti» - Le misure contenute nell'emendamento alla manovra, presentato dal Governo, sull'inasprimento del contrasto all'evasione fiscale, sono «un passo in avanti nella direzione di un'efficace lotta a quella che è la maggiore anomalia dell'economia italiana». Lo afferma in una nota la segreteria nazionale della Uil.
La Uil «ritiene importante che il Parlamento approvi tali provvedimenti volti a realizzare un efficace coordinamento tra l'Amministrazione centrale e gli Enti Locali per ristabilire l'equità fiscale nel nostro Paese».

Federturismo: «Misure inaccettabili» - Le nuove misure anti evasione contenute nella manovra sono «inaccettabili». Lo riferisce Federturismo Confindustria in una nota.
«Assimilare una società in perdita per tre anni consecutivi ad una 'società di comodo' - afferma Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria - sarebbe un provvedimento davvero assurdo, tecnicamente e in termini di principio. In particolare in un settore come quello turistico dove la crisi, che ha colpito in modo così massiccio il nostro paese dal 2007, ha comportato e comporta deficit significativi per le imprese, in particolare per quelle labour incentive come il ricettivo e il termale già fiscalmente penalizzate dal meccanismo impositivo dell'Irap».
«Mi auguro - conclude - che il Governo ritiri immediatamente una misura che rischia solo di colpire aziende sane in un periodo di crisi globale».