Tremonti: «Nessun condono in manovra»
Il Ministro dell'Economia: «Come una tantum non modifica l'assetto della finanza pubblica». Boccia (Pd): «Faremo guerriglia parlamentare». Romano: «Il condono è l'unico modo per non colpire i soliti noti»
ROMA - Nessun condono fiscale verrà inserito nella manovra. Lo afferma lo stesso ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, secondo quanto riporta il resoconto stenografico della seduta della commissione Bilancio al Senato di ieri.
Nel testo si legge che il ministro, nel corso del suo intervento «conferma l'intenzione di non procedere a nessuna misura di condono, poiché si tratterebbe di un intervento una tantum che genera introiti di cassa ma che non modifica l'assetto della finanza pubblica».
Boccia (Pd): «C'è aria di condono, faremo guerriglia parlamentare» -«L'unica una tantum accettabile è la tassa per gli scudati, Tremonti si scordi nuovi condoni». Così il coordinatore del Pd delle commissioni economiche della Camera, Francesco Boccia che aggiunge «dire che il condono è una misura una tantum non è una chiusura definitiva e dopo le dichiarazioni del ministro Romano è chiaro che c'è aria di condono, ma si preparino perché noi faremo una vera e propria guerriglia parlamentare».
Romano: «Il condono è l'unico modo per non colpire i soliti noti» - L'unico modo per evitare di colpire «i soliti noti» e fare cassa potrebbe essere la scelta di un condono. È la posizione del ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, interpellato dai giornalisti alla prima festa nazionale dei Popolari di Italia Domani in corso a Summonte.
«Abbiamo bisogno di misure strutturali e di riforme - ha detto il ministro - c'è un'esigenza di rispondere sul piano della cassa. E' l'unico modo per evitare di colpire i soliti noti è fare ricorso agli ignoti. Lo si può fare o perseguendoli, come il governo sta facendo con questa manovra, oppure blandendoli cioè convincendoli a pagare di meno».
Baccini: «Non escludo che il condono si possa fare in futuro» - Il deputato del Pdl e componente della commissione Bilancio, Mario Baccini, non esclude che in futuro possa esserci un condono fiscale, anche se dopo la manovra finanziaria. Parlando con i giornalisti a margine della prima festa del Pid, in corso a Summonte, Baccini ha dichiarato: «Con regole chiare non avrei visto male un condono fiscale che, in parallelo alla riforma fiscale, può far ripartire la macchina del paese. Non escludo - ha aggiunto - che possa essere fatto in futuro, oltre la manovra, anche con una delega fiscale».