27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Borsa Italiana

La Consob proroga il divieto di vendite allo scoperto

La decisione presa viste le attuali condizioni di mercato. Borse europee nervose, tengono le banche

ROMA - La Consob, «attese le attuali condizioni di mercato», in stretto coordinamento con le altre autorità europee che hanno recentemente introdotto limiti all'attività di short selling (Belgio, Francia, Spagna e Grecia) e sotto l'egida dell'ESMA (European Securities and Markets Authority), ha deciso di prorogare la propria decisione del 12 agosto 2011, concernente misure restrittive in materia di posizioni nette corte su titoli azionari, sino al 30 settembre 2011.
Coerentemente con tale decisione, la Consob ha prorogato l'efficacia della delibera n. 17862 del 10 luglio 2011, concernente misure relative alla comunicazione delle posizioni nette corte su titoli azionari, sino al 14 ottobre 2011.
La Consob «continuerà a monitorare l'andamento del mercato e la sua evoluzione. Nel caso le condizioni di mercato dovessero consentirlo la Consob, in consultazione con le menzionate autorità, valuterà l'opportunità di abrogare il divieto ovvero di adottare ogni altra decisione che dovesse apparire opportuna», sottolinea la commissione. In questo caso la Consob cercherà di seguire un approccio comune a quello delle altre autorità secondo una strategia di uscita concordata congiuntamente.
La valutazione comune sull'exit strategy verrà effettuata dalle autorità nel prossimo mese di settembre.

Borse europee nervose, tengono le banche - Dax -1,7%, Ftse 100 -1,44% Cac 40- 0,65%. Dopo tre giorni di rialzi, le maggiori borse europee sono tornate nervose ed in rosso, condizionate anche dalla prudenza di Wall Street, in calo, alla vigilia dell'intervento del governatore Fed Ben Bernanke, la cui attesa ha fino a ieri sostenuto i listini.
Diverse le voci ed i motivi di nervosismo, soprattutto a Francoforte, dove è circolata la voce di un prossimo downgrading della tripla A tedesca e di un divieto totale delle vendite allo scoperto sul mercato. La seconda voce è stata smentita all'Afp da un portavoce del ministero delle Finanze tedesco: «non c'è - ha affermato - un piano per introdurre un blocco in generale». Dal 2010 sono vietate a Francoforte le vendite allo scoperto a nudo, ma non le altre. Alle preoccupazioni ha contribuito anche il peggioramento dei rendimenti greci: il differenziale nel rendimento tra i titoli a dieci anni di Atene e quelli tedeschi è a un nuovo record : 1.626 punti base di differenza, in rialzo di 55 punti base.
La perfomance di Bank Of America negli Stati Uniti, salita del 12% sull'investimento da 5 miliardi di dollari di Warren Buffet, ha sostenuto il sistema bancario. Anche a Parigi, Credit Agricole, che nel secondo trimestre ha visto l'utile netto calare del 10,6% a 339 milioni dopo oneri per 640 milioni legati alla Grecia (svalutazione di titoli pubblici per 202 milioni e svalutazione della controllata Emporiki per 494 milioni). Il titolo ha chiuso in rialzo del 4,81%.