Crosetto: Sulle pensioni c'è spazio per un accordo con Bossi
Il Sottosegretario alla Difesa: «Io sarei molto drastico, senza scalini e scaloni»
ROMA - «Io sarei molto drastico, senza scalini e scaloni: innalzamento immediato dell'età media dai 58 anni attuali a standard europei, 63 anni». La richiesta è arrivata dal sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, capofila, anche se non ama questa definizione, dei cosiddetti frondisti del Pdl. In un'intervista al quotidiano La Stampa, Crosetto ha ribadito i punti su cui a suo avviso bisogna lavorare per migliorare la manovra economica. Una presa di posizione decisa quella di Crosetto che però ha ammesso: «Con la Lega c'è l'obbligo di coalizione: se proprio insiste che le pensioni non si toccano ci fermeremo». Per il parlamentare però «è ancora possibile spiegargli che è meglio intervenire su quello che su altro: Bossi è una persona con cui è sempre possibile discutere».
A differenza della Lega i sindacati, pronti a dare battaglia, «non nostri alleati ma li ascolto. Loro sono tra i responsabili degli errori fatti in questo Paese». Parlando invece di precariato, Crosetto ha ribadito la necessità di «Interventi. Dobbiamo arrivare a far sì che un precario guadagni di più di un lavoratore a tempo indeterminato». Per il sottosegretario è poi necessario introdurre «il dovere di licenziamento» per quei dipendenti pubblici 'campioni' di assenteismo. La proposta di Crosetto è quella di licenziare in tronco chi supera il 15% di assenze, senza giustificazioni serie, in ogni ambito del lavoro, sia nel pubblico sia nel privato.
Niente da fare, invece, per quel che riguarda uno scudo fiscale bis: «Non mi sembra un'ideona: il problema è che i capitali stanno scappando, non penso ci sia gente che vuole farli tornare». In conclusione Crosetto ha ribadito, come a voler chiudere le polemiche: «Credo molto nelle mie idee ma non credo vengano prima dello Stato, so piegarmi davanti agli interessi del Paese».