25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
La guerra dei cambi

Svizzera, flop delle nuove misure per arrestare i rialzi del franco

Un'altra iniezione di liquidità, ma la valuta elvetica sale ancora

GINEVRA - Hanno per ora ottenuto l'effetto contrario le nuove misure decise oggi dalla Banca nazionale svizzera per contenere la forza del franco rispetto all'euro e al dollaro. La Bns, che considera il franco «sopravvalutato», ha deciso di «aumentare ancora in modo considerevole la liquidità sui mercati monetari» in franchi svizzeri.
Ma la valuta elvetica, dopo l'annuncio, ha registrato un netto rialzo: +1,4% nei confronti dell'euro a 1.1318; +1,5% per cento nei confronti del dollaro Usa a quota 0,7848; addirittura +1.7% contro la sterlina a quota 1,2886.
Al centro delle nuove misure i depositi a vista, fondi che possono essere trasferiti immediatamente senza restrizioni ad altri conti, o che possono essere convertiti in contanti, che sono raddoppiati a 200 miliardi di franchi dal precedente totale di 120 miliardi che era già a sua volta il risultato di due precedenti incrementi nei giorni scorsi. A ulteriore sostegno di tale strategia la banca centrale elvetica ha annunciato che continuerà ad acquistare suoi effetti esistenti e a impiegare swap valutari con altre bance centrali.

La questione del «superfranco» è attualmente la priorità numero uno del governo di Berna che si riunisce per la Prima volta dopo la pausa estiva anche se tre incontri informali si sono tenuti nei giorni scorsi.
I forti rialzi del franco svizzero, che nei confronti dell'euro è oramai vicinissimo alla parità, sono principalmente l'effetto dei forti acquisti sulla valuta elvetica- considerata una tradizionale valuta rifugio in tempi di turbolenze - dopo la crisi del debito in eurolandia e il recente declassamento del debito Usa da parte di standard & Poor's.
Il governo elvetico è preoccupato degli effetti di questo rapido apprezzamento sulle esportazioni e sul settore del turismo: due tradizionali punti di forza del 'made in Switzerland che rischiano di andare fuori mercato.