28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Caro carburanti

Benzina, Codacons: A ferragosto stangata da 100 mln di euro

L'associazione dei consumatori: «Chiesto sequestro dei depositi e delle pompe per aggiotaggio»

ROMA - Il Codacons, per il mancato calo dei prezzi dei carburanti, chiede il sequestro dei depositi dei grossisti e delle pompe di benzina, ipotizzando il reato di aggiotaggio. Il mancato calo di 10 centesimi di euro, secondo una stima dell'associazione, consentirà alle compagnie petrolifere, nel solo week-end di Ferragosto, di dare una stangata aggiuntiva agli italiani in vacanza pari a 100 milioni di euro.

«SITUAZIONE INDECENTE» - «Nonostante oggi i prezzi del petrolio siano rimbalzati nel mercato di New York, facendo risalire il prezzo del barile sopra la soglia di 80 dollari - denuncia il Codacons - il calo verificatosi in quest'ultimo periodo dovrebbe produrre una immediata riduzione dei prezzi alla pompa di almeno 10 centesimi di euro. Da qui la richiesta di sequestro».
«E' una situazione indecente - afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - I petrolieri ed i benzinai ne approfittano tenendo artificiosamente i prezzi alti, nonostante il prezzo del barile sia crollato per sfruttare il massiccio esodo di ferragosto e - conclude - speculare sulla pelle degli italiani».