28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Utile netto di 1,3 miliardi

Unicredit, utile raddoppiati in sei mesi‎

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MILANO - Il gruppo UniCredit ha chiuso il primo semestre 2011 con un utile netto di pertinenza di 1,321 miliardi,quasi raddoppiato rispetto ai 669 milioni del primo semestre 2010 (+97,5%). Nel solo secondo trimestre l'utile netto si è attestato a 511 milioni dai 148 milioni del secondo trimestre 2010 e risulta influenzato negativamente da 105 milioni di impairment su titoli governativi greci (impatto al netto delle tasse).

Al netto di tale voce, il risultato semestrale ammonterebbe a 1,426 miliardi, e quello trimestrale a 616 milioni. Il dato del secondo trimestre è comunque superiore alle stime del consensus degli analisti, che indicavano un utile di 471 milioni.

Il margine d'intermediazione ha raggiunto i 13,383 miliardi nei primi sei mesi 2011 - in aumento dell' 1,6% sul primo semestre 2010 - e i 6,455 miliardi nel secondo trimestre 2011, in calo del 6,8% trimestre su trimestre, principalmente «a causa del calo del risultato di negoziazione, copertura e fair value, che nel primo trimestre 2011 aveva mostrato livelli eccezionalmente elevati». I ricavi del trimestre erano attesi dagli analisti a 6,487 miliardi.

Il Core Tier 1 a fine periodo (incluse le azioni sottostanti ai 'cashes') si è attestato al 9,12%. Il Tier 1 ratio era al 9,92% ed il Total Capital Ratio al 13,49%

Il risultato di gestione nei primi sei mesi 2011 ha raggiunto i 5,6 miliardi (+3,1%), mentre nel solo secondo trimestre si è attestato a 2,53 miliardi (-17,6% trimestre su trimestre).

Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni sono scese nel primo semestre a 2,685 miliardi da 3,507 mld dello stesso periodo 2010 e nel solo secondo trimestre sono calate a 1,181 miliardi da 1,504 miliardi del primo trimestre 2011.

I crediti deteriorati lordi a fine giugno 2011 sono pari a 69,908 miliardi (+1,4% trimestre su trimestre). Dal punto di vista geografico, si nota una diminuzione dei crediti deteriorati in Germania e in Austria, e una decelerazione nel deterioramento del portafoglio italiano. Le sofferenze lorde sono cresciute del 2,7% nel trimestre, mentre le altre categorie di crediti problematici mostrano un dato in diminuzione dello 0,5%.

Nel secondo trimestre i crediti a clientela del gruppo hanno raggiunto 561,8 miliardi (da 558,8 mld a marzo 2011). Il maggiore contributo alla crescita è derivato dall'Est Europa (Cee e Polonia) con un +3,2% , mentre l'Europa Occidentale è rimasta stabile nel periodo. I debiti verso la clientela a giugno ammontavano a 406,7 miliardi (da 401,9 mld a marzo 2011). La crescita è derivata dall'Europa Occidentale (+1,5%), mentre l'area Cee e Polonia è rimasta stabile (+0,6%). Il rapporto impieghi a clientela/raccolta diretta si è collocato a giugno 2011 a 95,9%.