10mila kg di pesche a poveri contro speculazioni
Coldiretti: «Meglio regalarle a chi ha bisogno che cedere ai ricatti del mercato»
ROMA - Diecimila chili di ottime pesche italiane distribuite dagli agricoltori ai bisognosi per denunciare le speculazioni che trasformano i pochi centesimi pagati nei campi ai produttori in euro per il portafoglio dei consumatori. L’iniziativa è degli agricoltori della Coldiretti che dalle campagne hanno portato in piazza San Carlo a Torino la propria frutta per regalarla ai più poveri piuttosto che essere vittime dei ricatti del mercato. I prezzi delle pesche - sottolinea la Coldiretti - aumentano di oltre cinque volte (+427 per cento) nel passaggio dal campo alla tavola in Italia dove i coltivatori sono costretti a svendere il frutto dell’estate a poche decine di centesimi di euro al chilo, ben al di sotto dei costi di produzione delle imprese agricole che rischiano di dover abbattere le piante. Contro la speculazione che sta facendo chiudere le aziende agricole e impedisce ai consumatori di gustare al giusto prezzo l’ottima frutta italiana, la Coldiretti ha quindi promosso l’iniziativa «Pesca della solidarietà - Ripartire dai più deboli per rendere forte l’economia del territorio» in collaborazione con Caritas, Gruppo Abele, Banco Alimentare, Sermig e Mensa dei Francescani. Con questo gesto gli agricoltori della Coldiretti hanno voluto far conoscere il valore di prodotti ai quali tantissime persone devono rinunciare per i proibitivi prezzi al dettaglio mentre è crisi profonda nei campi.
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