18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Inflazione in salita a Giugno

Fiesa-Confesercenti «preoccupata» per i consumi

«Accise e nuove norme su aperture negozi peggiorano la situazione»

ROMA - La Fiesa esprime forti preoccupazione per la tenuta dei consumi. Le apprensioni derivano sia dalla crescente crisi di fiducia dei consumatori che per l’andamento dei costi dei carburanti, che come si sa esplicano un effetto a raggiera su tutti i prodotti, a cominciare dall’alimentare. Su benzina e gasolio graverà nei prossimi mesi l’effetto dell’aumento delle accise deciso nelle ultime settimane prima per finanziare il fondo dello spettacolo, poi per le emergenze umanitarie e, prima ancora, con il decreto Milleproroghe, che ha delegato alle Regioni la possibilità, in casi eccezionali, di aumentare le accise sino a 0.05 centesimi a litro.

Per gli operatori della distribuzione alimentare gli aumenti dei costi energetici, confermati in manovra anche per l’anno prossimo, sono elementi di grande preoccupazione. Questi aumenti, in settori delicati come la panificazione, il settore orto-frutticolo, ittico e delle carni non potranno che avere ricadute negative in termini di prezzi dei prodotti e, dunque, di consumi e appesantimento dei costi di gestione. Su quest’ultimo punto un ulteriore aggravio potrebbe derivare dalla previsione, inserita nella manovra finanziaria del Governo, di consentire ulteriori fasce d’apertura dei negozi al pubblico che in una situazione di contrazione della domanda non farebbe che accrescere i costi del personale e delle utenze.