«Governo irresponsabile per aumento accise e blocco pensioni»
Codacons: «Raggiungere la meta delle vacanze costa il 15% in più»
ROMA - Confermata la stima provvisoria dell'Istat: il tasso d'inflazione annuo a giugno é salito, passando dal 2,6% di maggio al 2,7%, il tasso tendenziale più alto dal novembre 2008.
Per il Codacons è evidente che se i prezzi iniziano a decollare nonostante i consumi siano ancora al palo, significa che ci sono alte aspettative di inflazione e che, quindi, nulla di buono c'è da aspettarsi per il futuro.
Per questo il Governo, alzando le accise sui carburanti, che da sempre hanno un effetto moltiplicativo sui prezzi, ha compiuto un atto irresponsabile, specie in considerazione del fatto che non intende più adeguare all'inflazione non solo gli stipendi dei dipendenti pubblici ma anche le pensioni, dando così una doppia bastonata a chi ha un reddito fisso. Da un lato si fanno aumentare i prezzi per incassare l'Iva e dall'altro si bloccano le pensioni per risparmiare.
L'associazione evidenzia, infine, che è in arrivo una stangata senza precedenti per andare in vacanza. Qualunque mezzo il consumatore deciderà di utilizzare per raggiungere la meta prescelta, infatti, si troverà a pagare aumenti record, in media il 15% in più rispetto al 2010. Su base annua, infatti, i trasporti aerei passeggeri sono rincarati del 13,8%, il trasporto marittimo del 52,8%, il trasporto ferroviario dell'8,4%, la benzina dell'11,9% ed gasolio del 14%. Stimando che il 14% circa degli italiani va in vacanza in aereo, il 75% con auto, pullman o camper, il 7% circa in treno e il 3% in nave, ecco che, mediamente, andare in vacanza costa quest'anno il 15% in più.
Se si considera, però, che gli aumenti dei prezzi dei carburanti di giugno non includono ancora l'aumento delle accise deciso dal Governo e che attualmente un pieno di benzina costa 10 euro in più rispetto allo scorso anno, ecco che la stangata è destinata a salire ancora per chi partirà in agosto.