27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Crisi economica

ll «colpo» di Moody's sul Portogallo traina in calo Borse e Euro

Pesante Lisbona, pressioni sui bond del paese, giù anche Milano

ROMA - I mercati europei reagiscono nuovamente con indebolimenti all'ultimo colpo assestato da una delle grandi agenzie di rating ad un paese dell'area euro: ieri Moody's ha declassato i titoli di Stato del Portogallo a livelli ritenuti maggiormente a rischio, in gergo «titoli spazzatura». A finire sotto pressione sono state ovviamente innanzitutto la Borsa di Lisbona e le emissioni del paese, ma con il passare delle ore questa nuova manovra allarmistica ha finito per trainare al ribasso anche le maggiori Borse europee. Questo mentre l'Europa non aveva fatto a tempo a tirare il fiato dopo l'accordo, nel fine settimana, sul versamento di una nuova tranche di aiuti alla Grecia, che subito lunedì un'altra agenzia, Standard & Poor's, aveva riattizzato gli allarmismi affermando che lo schema di accordo su cui si sta lavorando per la partecipazione volontaria dei privati a nuovi aiuti verrà probabilmente equiparato a una insolvenza sui pagamenti.

In un quadro già fragile oggi la Borsa di Lisbona risponde alla mossa di Moody's segnando un calo del 2,54 per cento a tarda mattina. Nel frattempo i rendimenti sui bond portoghesi a 10 anni di scadenza - che si muovono nella direzione opposta al prezzo e sono una cartina di tornasole delle percezioni di rischio dei mercati su un paese - sono balzati di circa un punto percentuale, all'11,749 per cento segnando un nuovo massimo. Da ieri la suddetta agenzia ha abbassato il rating su queste emissioni a 'Ba2' dal precedente 'Baa1' e potrebbe tagliare ulteriormente il voto dato che vi ha mantenuto prospettive negative.

Il tutto si fa sentire sul resto d'Europa, in particolare sulla piazza di Milano dove il Foostie-Mib accusa un meno 1,81 per cento. Intanto, di riflesso i rendimenti sui Btp a 10 ani sono tornati a salire, superando il 5 per cento e il divario (spread) rispetto ai bund della Germania - che fanno da riferimento per tutte le emissioni nell'area euro - è risalito a 212 punti base, o 2,12 punti percentuali. Ma la debolezza non risparmia gli altri mercato: la borse di Londra segna un meno 0,44 per cento, Parigi meno 0,41 per cento, Francoforte meno 0,18 per cento. Nel frattempo l'euro scivola a 1,4350 dollari.

Tornando sulle difficoltà della Grecia, oggi a Parigi si svolgono nuovi incontri tra banche e autorità europee sull'ipotesi della partecipazione dei privati ai futuri nuovi aiuti al paese. Tuttavia secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal la questione va ridimensionata perché negli ultimi mesi i privati in questione, ovvero prevalentemente le banche, hanno consistentemente ridotto le loro esposizioni sui bond greci.