19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Formazione dei prezzi all’ingrosso

Settore cunicolo, Confagricoltura apprezza l’intervento dell’Antitrust

«Valutazioni ad ampio raggio che rimarcano la necessità di superare le logiche di decentramento territoriale»

ROMA - Confagricoltura valuta con interesse il parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, esaminando le modalità di formazione dei prezzi nel settore cunicolo, sollecita la formalizzazione da parte del Parlamento, della Presidenza del Consiglio e del ministero delle Politiche agricole, «di un’iniziativa normativa volta ad istituire una metodologia ed una sede centralizzata di definizione dei prezzi che superi le attuali inefficienze e le attuali logiche localistiche».

Le valutazioni dell’Antitrust, sottolinea Confagricoltura, appaiono importanti anche al di là del settore cunicolo, poiché rimarcano la necessità - da sempre sostenuta dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli - di superare le logiche territoriali e «di rendere più trasparente e neutrale il meccanismo di definizione dei prezzi alla produzione, oltre a ribadire la necessità di un maggiore grado di concorrenzialità nelle contrattazioni ed un ancoraggio a più oggettivi indicatori di mercato».
Osserva Confagricoltura: «Quelle dell’Antitrust sono considerazioni che vanno al di là del settore cunicolo e sulla cui corretta applicazione si dovrebbe riflettere in relazione a molti settori, partendo da quelli per i quali sono già operative le Commissioni uniche nazionali, allo scopo di monitorare, tutelare e rendere trasparente il mercato».
«Per far funzionare le Cun occorrono - conclude Confagricoltura - la formalizzazione di corretti rapporti tra le parti e, soprattutto, la volontà di definire settimanalmente in modo anticipato, equilibrato e trasparente le tendenze del mercato ed i relativi prezzi, mettendo in conto l’esigenza di una corretta ripartizione dei rapporti economici all’interno di tutta la filiera».